Sette Momenti: London Derby

Il London Derby è come un’altalena, di quelle a due posti. Riflettete per un attimo sul meccanismo di questo simpatico gioco, pensando a Chelsea ed Arsenal come i due seggiolini che lo compongono: prima entrambi giù, fermi a terra in posizione di equilibrio, poi entrambi su in aria, dallo stesso lato o da lati diametralmente opposti. Così Chelsea ed Arsenal, la cui rivalità, se ce ne fosse ulteriore bisogno, si è riaccesa a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, caratterizzati prima dal dominio dei Gunners e poi, con l’avvento di Roman Abramovic, dalla ripresa e dallo strapotere dei Blues. In vista della sfida di domenica, abbiamo ripercorso la storia recente del più blasonato tra i numerosissimi derby di Londra, il London Derby per eccellenza, individuando sette momenti di altrettante partite che hanno caratterizzato Chelsea-Arsenal negli anni 2000. Tra risultati rocamboleschi, triplette, scivoloni ed espulsioni, sembrerà di stare seduti su un’altalena. Abbiamo rispettato il fattore casa dei Blues, quindi i nostri sette momenti hanno tutti lo stesso palcoscenico: Stamford Bridge. Anzi, quasi tutti.

1. Kanu believe it?

Chelsea-Arsenal 2-3 (23 ottobre 1999).

Partiamo male, direte voi. Già un passo indietro rispetto al secolo (millennio) che più ci appartiene. Ma è impossibile trascurare nel nostro percorso questa storica prestazione individuale, che ne ha provocata un’altra altrettanto storica. Parliamo della tripletta di Nwankwo Kanu e della telecronaca di Martin Tyler, durante quello che è stato l’ultimo London Derby del XX secolo. Ad un quarto d’ora dal termine i Blues, allenati da Gianluca Vialli, conducono 2-0 in uno Stamford Bridge entusiasta. In tre minuti però, Kanu segna due reti e pareggia. Basterebbe questo per raggiungere livelli estremi di epicità, ma il momento deve ancora arrivare. Manca poco al novantesimo quando l’attaccante nigeriano parte dalla fascia sinistra, scarta il portiere, entra in area e tira di destro a giro, segnando praticamente dalla linea di fondo. Una posizione impossibile, tanto che Martin Tyler, lo storico telecronista inglese, urla: “Kanu believe it?”. Genio.

2. Finale gallese

Chelsea-Arsenal 0-2 (4 maggio 2002).

Il primo trofeo che si giocano Blues e Gunners nel nuovo millennio è la FA Cup, la cui finale, nel periodo di ristrutturazione di Wembley, si disputava al Millenium Stadium di Cardiff. È il London Derby dei goal a giro sul secondo palo, quelli che noi italiani abbiamo ribattezzato “goal alla Del Piero”. A siglarli, nel giro di dieci minuti, sono Ray Parlour e Fredrick Ljungberg. Due reti fotocopia di pregevole fattura grazie alle quali l’Arsenal si aggiudica il suo ottavo titolo in FA Cup.

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3. Doppia sfida di Champions

Chelsea-Arsenal 1-1 (23 marzo 2004) e Arsenal-Chelsea 1-2 (6 aprile 2004).

Il London Derby esula per una volta, ma solo sulla carta, dalle terre del Regno Unito. Il momento, stavolta, dura ben due settimane. Chelsea ed Arsenal si affrontano ai quarti di Champions League, gara di andata a Stamford Bridge. Le reti arrivano nel giro di sei minuti: a Gudjohnsen al 53esimo risponde Pirès al 59esimo. Il verdetto è rinviato di quattordici giorni ad Highbury, dove Ranieri indovina tutte le mosse e vince 2-1 grazie alle reti di Lampard e Bridge. Il Chelsea si qualifica alle semifinali, dove viene però sconfitto dal Monaco. Quel Monaco sconfitto da un’altra favola europea, il Porto: una squadra special, come il suo allenatore di cui sentiremo parlare.

4. Terry down, Van Persie up

Chelsea-Arsenal 3-5 (29 ottobre 2011).

Partiamo direttamente dal nostro momento. Minuto 84, la battaglia si arresta momentaneamente sul 3-3, ma attenzione: la vita è imprevedibile, basta un attimo.

La fatalità della vita scalfisce i Blues, dal momento in cui Obi Mikel si vede perso a centrocampo con il pallone tra i piedi e si gira indietro, per effettuare un retropassaggio apparentemente innocuo a John Terry. Il difensore inglese scivola maldestramente (scena già vissuta tre anni e mezzo prima a Mosca) regalando il pallone a Robin Van Persie, che si invola verso Cech, lo scarta e segna il goal del vantaggio. Non pago della doppietta, all’ultimo minuto l’attaccante olandese sfonda la porta con un siluro mancino, siglando una storica tripletta che fa impazzire i tifosi dei Gunners in un London Derby per loro leggendario.

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5. Game, set and changeling

Chelsea-Arsenal 6-0 (22 marzo 2014).

Vi ricordate il film di Clint Eastwood dove Angelina Jolie interpreta una madre a cui rapiscono il figlio e poi, tramite uno scambio di persona architettato dalla polizia, le viene riportato un altro bambino?! Perdonateci la trama ridotta all’osso, ma Wenger deve essersi sentito un po’ come la Jolie nel momento in cui, sul 2-0 per il Chelsea, si è visto espellere Gibbs al posto di Oxlade-Chamberlaine, reo di aver evitato con la mano un goal su tiro di Hazard. Da qui in avanti per i Blues è una passeggiata. Il goal di Salah, oggi compagno di Oxlade-Chamberlaine al Liverpool, decreta il risultato finale di questo London Derby che ha un sapore vagamente tennistico: 6-0 e Stamford Bridge in delirio.

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6. La valle dell’Eden

Chelsea-Arsenal 3-1 (4 febbraio 2017).

Ciak, si gira: “La grande bellezza”, English edition. Minuto 53: Eden Hazard sembra indiavolato (un paradosso visto il suo nome), incontenibile. Sembra che la Volpe a Nove Code sia fuoriuscita dal suo corpo, non c’è modo di fermarlo: Coquelin viene scaraventato via, Koscielny vorrebbe una macchina del tempo per tornare indietro e impedire a se stesso di trovarsi dinnanzi ad un giocatore del genere.

Hazard segna e rende onore al suo nome di battesimo, facendo del prato di Stamford Bridge la sua personalissima valle dell’Eden. Pochi giorni fa il talento belga ha dichiarato che questo è il più bel goal della sua carriera. Difficile non credergli. Il Chelsea di Antonio Conte è ormai lanciato verso la conquista della Premier, mentre i cugini in maglia rossa soccombono in attesa di una rivincita.

Ricordate: in altalena, prima o poi, uno dei due si stanca e deve rifiatare.

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7. Arsène, hai fatto tredici!

Chelsea-Arsenal 1-2 (28 maggio 2017). 

E se l’attesa del gol fosse il gol stesso? Chi lo sa. Fatto sta che, di attesa, ne abbiamo vista parecchia nella finale di FA Cup in scena a Wembley: Sanchez e Ramsey sbeffeggiano abilmente la statica retroguardia del Chelsea, messa in difficoltà da un ottimo passaggio in profondità del cileno con un conseguente inserimento del gallese, in sospetto fuorigioco. La terna arbitrale si consulta, fiato sospeso tra il pubblico: immaginatevi i due bambini sull’altalena, completamente fermi, in attesa anche loro dell’esito. Finalmente l’arbitro decide: indica il centrocampo e assegna il goal all’Arsenal. Tripudio rosso a Wembley. Ad un quarto d’ora dalla fine Diego Costa pareggia, ma subito dopo è proprio Ramsey a chiuderla di testa. Il London Derby più prestigioso è dell’Arsenal. A Conte, già campione d’Inghilterra, salta il Double, mentre Wenger vince la tredicesima FA Cup della storia dei Gunners.

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L’ultimo incontro tra Chelsea ed Arsenal si è disputato ancora una volta a Wembley: 6 agosto, finale di Community Shield. La partita termina 1-1, ma ai rigori la spuntano ancora una volta i Gunners. Domenica Conte vorrà vendicare le ultime due sconfitte di Coppa, soprattutto per tenere il passo delle due di Manchester; Wenger necessita di una vittoria importante che restituisca fiducia ad un ambiente scioccato dalla disastrosa trasferta ad Anfield. Non c’è occasione migliore di Chelsea-Arsenal. Il London Derby continuerà a regalarci momenti emozionanti, ve lo garantiamo.

Soundtrack: vi consigliamo di accompagnare la lettura dei nostri sette momenti con questo pezzo del 2008 dei Coldplay, grazie al quale vi immergerete nella magica e al contempo tenebrosa atmosfera delle notti londinesi; per di più, il “la la la la la la la eh” sembra un vero e proprio coro da stadio.

 

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