Sette Momenti: Liverpool – Chelsea

Al contrario delle tantissime rivalità che caratterizzano il calcio inglese, radicate nella storia centenaria dei club e basate su gloriosi scontri avvenuti nel passato, Liverpool – Chelsea è una faida diventata tale nel nuovo millennio: due realtà agli antipodi che, quasi da un momento all’altro, si sono ritrovate ad essere inevitabilmente rivali.
I Reds rappresentano la nobiltà calcistica d’Oltremanica, quella squadra orgogliosa a tal punto del proprio passato da farlo diventare quasi un peso per gli avversari. I Blues invece sono decisamente più recenti.

Basti pensare che nella stagione 1987/88, quando il Liverpool vinse il suo 17° titolo nazionale, il Chelsea retrocedesse in Second Division, l’attuale Championship. Mondi contrapposti, insomma.

Liverpool – Chelsea non ha la storia di altre partite ma non per questo è meno spettacolare: nell’ultimo decennio ha significato trofei contesi, colpi di scena, gioie pazzesche e dolori traumatizzanti. Abbiamo deciso di provare e descrivere le emozioni trasmesse da questo incontro con sette momenti, provenienti da sette partite differenti tutte giocate ad Anfield, dove pure le giocata più banale può trasformarsi in uno spettacolo senza eguali.

1. Fantasma Spagnolo

Liverpool – Chelsea 1-0 (3 maggio 2005)

Il primissimo Chelsea di Mou si affaccia alle semifinali di Champions con la consapevolezza di essere ormai una delle nuove potenze calcistiche mondiali, grazie ai folli investimenti – per l’epoca – di Abramovič stanno arrivando i primi risultati ed il sogno europeo è davvero ad un passo, non sembra esserci nulla in grado di fermare la corazzata dei Blues.
L’unico vero ostacolo tra i londinesi e la finale di Istanbul è però il Liverpool di Rafa Benitez, la squadra peggiore da affrontare in uno scontro diretto in Europa, una di quelle veramente insopportabili che in un modo o nell’altro sanno sempre come trovare l’escamotage per batterti.
L’escamotage arriva grazie ad un zampata di Luis Garcia: il pallone, con ogni probabilità, non ha oltrepassato totalmente la linea di porta ma ne arbitro ne guardalinee se ne rendono contro. Il risultato è l’approdo del Liverpool in finale – e sappiamo tutti, milanisti in particolare, come andrà a finire – ed il vero e proprio inizio di questa rivalità.

2. Il nuovo arrivato

Liverpool – Chelsea 1-1 (19 agosto 2007)

Questa partita significa poco dal punto di vista delle ambizioni e del risultato, rappresenta il più classico degli incontri di inizio stagione ed entrambe le squadre pensano più a studiarsi che ad attaccare.
Ci renderemo conto dell’importanza di questo match solo qualche mese più tardi: è l’inizio di un epoca, quella di Fernando Torres a Liverpool.

Il Niño si presenta ad Anfield con un goal di pregevole fattura, una rete che possono segnare solo lui e pochi altri. Ancora oggi quasi scende una lacrima a pensare a cosa sia stato Torres con la maglia rossa, qualcosa di veramente irripetibile.

3. La vendetta è un piatto che va servito freddo

Liverpool – Chelsea 1-1 (22 aprile 2008)

Ancora loro due, ancora in Champions League ed ancora in semifinale.
Oltre alla beffa del 2005, i Reds avevano eliminato gli avversari sempre in semifinale anche nel 2007, non riuscendo a vincere la seconda Coppa della Grandi Orecchie in 3 anni solo per mano del grande Milan di Carlo Ancelotti.
I Blues stavolta riescono a sfatare il tabù, esattamente come nel caso del goal fantasma di Luis Garcia la partita è decisa da qualcosa di totalmente imprevisto: John Arne Riise segna in tuffo di testa un autogoal tanto goffo quanto decisivo, la “prodezza” del norvegese peserà tantissimo sul risultato complessivo e costerà ai suoi l’accesso alla finale.

Quel Chelsea sfiorerà l’impresa anche a Mosca, dove dovrà però arrendersi a Sir Alex Ferguson e il suo United.

4. L’ultima perla del Niño

Liverpool – Chelsea 2-0 (7 novembre 2010)

La fine di un’era.
Due reti, di cui la seconda di una bellezza sensazionale, è come se il Niño volesse lasciare ad Anfield un bel ricordo di se stesso, come se fosse consapevole del suo passaggio proprio al Chelsea qualche mese più tardi.

In tanti, sulla sponda rossa della Mersey non l’hanno ancora perdonato per quel tradimento ma in altrettanti tendono a porgere l’altra guancia, soprattutto ricordando goal del genere.

5. Il morso

L’episodio che contraddistingue questa partita c’entra veramente poco con il calcio giocato.
Il match è stato decisamente piacevole: due squadre con poche ambizioni in classifica a quel punto del campionato danno vita ad un bel pareggio, con tanto di rete finale di Suarez al minuto 97.

Sarà proprio Suarez a far passare alla storia questo incontro mordendo il povero Ivanovic, una giocata che avrebbe commosso Bram Stoker.
L’uruguagio macchia per un’altra volta – e non sarà l’ultima, chiedere a Giorgio Chiellini – una carriera da campione che sarà si ricordata per il suo sconfinato talento, ma anche per questi atti di totale pazzia.

 

6. La caduta di un eroe

Liverpool – Chelsea 0-2 (27 aprile 2014)

Tra tutti i momenti raccontati questo è sicuramente il più triste, quello che più fa male all’anima romantica del calcio.
Il Liverpool arriva a questa partita con il proprio destino tra le mani, gli uomini di Brendan Rodgers sono veramente vicini a quel dannato titolo che manca da ormai 24 anni, non sembra esserci nulla in grado di impedire ai Reds di procedere filati verso la gloria.

Ma l’apparenza inganna, si sa.

Ancora una volta è un episodio fortuito a decidere l’incontro: all’ultimo minuto del primo tempo Steven Gerrard, colui che più di tutti rappresente l’anima dei Reds, cade regalando a Demba Ba il pallone dell’1-0.

E’ forse l’unica macchia nella carriera di una vero e proprio eroe, un epilogo amaro come una bottiglia di whisky che ogni tifoso Reds avrà ingurgitato per dimenticare un dolore troppo forte.

7. Simply the best

Liverpool – Chelsea 1-1 (31 gennaio 2017)

L’ultimo momento da noi scelto coincide con l’ultimo incontro tra le due squadre, quanto mai decisivo per le sorti dell’ultima Premier League.
I Blues di Conte arrivano a questa gara con la consapevolezza battendo il Liverpool, o comunque uscendo da Anfield da imbattuti, il titolo sarà davvero vicino.

Il Chelsea gioca la solita partita tatticamente impeccabile e porta a casa un punto preziosissimo in relazioni ai passi falsi di Arsenal e Tottenham: Blues ormai diretti a +9, chi li ferma più. Nessuno, naturalmente.

In Oltremanica, ormai, tessono tutti le lodi di Antonio: simply the best.

L’immagine della partita è una punizione magistrale di David Luiz, il difensore più inspiegabile della storia del calcio mondiale.

Sabato, per l’ennesima volta, Liverpool e Chelsea daranno vita ad un altro episodio di questa “non eterna” rivalità. Non sappiamo ne possiamo sapere cosa ci attenderà, se sarà decisa da un’altro autogoal o da un gesto del tutto estemporaneo alla partita, sappiamo però che lo spettacolo sarà garantito.
Liverpool – Chelsea rappresenta la follia di questo sport, quell’evento che può portare a qualsiasi risultato ed in qualsiasi modo facendo divertire dal primo all’ultimo istante.

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