Ritorniamo, dopo settimana scorsa, con la rubrica Sette Momenti, alla quale cercheremo, volenti o nolenti, di farvi affezionare! C’è da sopportarci…
Oggi abbiamo deciso di rievocare la grande eredità lasciataci da Milan-Napoli. Il format prevederebbe di trattare specialmente gli anni 2000, a noi più intimi. Ma mi sembrava universale e necessario per scriverla con Kant – e non si offenda – scendere fino agli ultimi anni ’80 per omaggiare il Pibe De Oro e il Cigno di Utrecht.
Perché Controcalcio? L’idea è di qualcosa che va controcorrente. In un calcio legato agli schemi, ai moduli e ai numeri, applicati da ideologi come Sacchi e Sarri, c’è la rottura dalla fantasia e l’estro degli interpreti che hanno reso grande questa partita. Da Maradona a Insigne, da Van Basten a Pato. E molti altri…
Dunque, pronti via, cominciamo!
1. Il Milan di Sacchi e la Ma.Gi.Ca. (3/01/1988)
Ma.Gi.Ca. non è la Roma, ma è il tridente d’assalto del Napoli che vinse lo scudetto nel 1987 con Maradona, Giordano e Carnevale. La stagione successiva a Napoli venne un certo Careca, e gli interpreti offensivi cambiarono, ma il Napoli rimase Ma.Gi.Ca. La data è il 3 gennaio 1988, il teatro è San Siro. Il Napoli, primo in classifica, sembra proiettato a conquistare il secondo scudetto di fila. Di fronte ai partenopei c’è un Milan, secondo in classifica, pronto a dare battaglia. Arrigo Sacchi dopo il vantaggio azzurro firmato proprio da Careca servito dal Pibe, mette in atto la filosofia del calcio totale all’olandese e il Milan straripa con le reti di Colombo, Virdis, Rijkard e Donadoni. La gara d’andata fu solo il preludio di un testa a testa che continuò fino al Primo Maggio, quando il Milan si ripetette al San Paolo imponendosi per 2-3, e avviandosi alla vittoria dello Scudetto. L’undicesimo della sua storia e il primo dell’era Berlusconi.
Intanto Careca apriva l’incontro così sull’assist di Diego…
2. L’ultimo scudetto azzurro (11/02/1990)
Siamo nella stagione 89/90. Mentre gli italiani si apprestavano a sognare le Notti Magiche del mondiale, il Napoli volava in classifica verso il secondo scudetto. L’11 febbraio 1990 il Milan di Sacchi ospita il Napoli al Meazza. La volata partenopea verso il titolo prende la prima storta proprio qui. I partenopei vengono travolti per 3-0 dai padroni di casa grazie alle reti di Massaro, Maldini e Van Basten. Nonostante la sconfitta, il Napoli a fine stagione alzerà al cielo il secondo scudetto della sua storia.
Van Basten
3. L’ultimo scudetto del Diavolo (28/02/2011)
Tranquilli, non è un insulto, ma dopo l’ultimo scudetto del Napoli, mi faceva piacere ricordare l’ultimo scudetto vinto dal Milan. Passiamo dunque alla stagione 2010/2011. Vent’anni dopo, in seguito alla caduta del Napoli (tra l’inferno della B e il fallimento della C) questa partita ritorna ad essere sfida scudetto. Il Milan, dopo una mezza rivoluzione di mercato, scala la classifica. Allegri, il nuovo allenatore, ha a disposizione un attacco di tutto rispetto. Ibrahimovic, appena arrivato dal Barcellona, Robinho dal Manchester City, Boateng dal Portsmouth (via Genoa) e Pato. Gli azzurri di Mazzarri, invece, sono tre punti sotto in classifica e la vittoria esterna aprirebbe molteplici scenari. Ma i Diavoli sono lanciati e mettono alle corde il Napoli con un secco 3-0 con le reti di Ibra, Boateng e Pato. Ponendo una seria ipoteca sul diciottesimo e ultimo scudetto.
Contro il Napoli, Pato si esaltava…proseguire per capire
4. Ka-Pa-Ro (13/01/2008)
Facciamo un passo indietro, torniamo a piè pari al 2008. Era il 13 gennaio e Ancelotti schiera un inedito tridente facendo debuttare un giovane e pieno d’acne Pato. Il tridente del Milan era composto da Kakà, Pato, Ronaldo. Il Ka-Pa-Ro originale, dall’anno successivo ci sarebbe stato Ronaldinho. A memoria, potrebbe essere l’unica volta in cui Kakà, Pato e Ronaldo hanno giocato insieme dal primo minuto.
O’ Fenomeno, prima, porta avanti i rossoneri, che vengono riacciuffati dalla rete del Pampa Sosa su assist al volo del Pocho Lavezzi, Sedoorf allunga, ma il rigore in extra-time trasformato da Domizzi, chiude il primo tempo in parità. Nella ripresa è ancora Ronaldo a mettere la freccia di testa, mentre Kakà chiude i giochi. Manca solo la ciliegina sulla torta. Pato, il migliore in campo, bagnerà l’esordio con un gol fantastico fra l’apoteosi del Meazza.
Un nuovo fenomeno stava nascendo, ma nessuno sapeva che era fatto della stessa sostanza dei sogni e gli infortuni avrebbero abbassato di molto le aspettative della sua carriera.
Cadde la Sud, cadde lo Stadio
Bonus
Come scritto, in quella sera, Ronaldo, al debutto stagionale dopo innumerevoli problemi fisici, mise a segno una doppietta. Inconsapevolmente gli ultimi gol italiani, prima dell’infortunio contro il Livorno il 13 Febbraio 2008.
Assist geniale di Pirlo, Pato si avventa sulla sfera, Cupi (sì, Cupi) prova a salvare, ma la sfera ha già oltrepassato la linea di porta
Ultimo gol italiano, di testa, ruba il tempo al difensore (sbracciando un po’) si tuffa in maniera “poco esplosiva” ma quanto basta per segnare
5. El Tanque ti toglie, El Tanque ti dà (4/11/2008 – 28/10/2009)
L’ancora solidissimo Napoli di Reja si presenta alla Scala del Calcio il 4 novembre 2008. Il Milan è agguerrito e vuole guadagnare nuovamente il primato in classifica. Il Napoli non cede nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Maggio. Il rossoneri non sembrano in giornata, men che meno Kakà che sbaglia un rigore. Ma a quattro minuti dal triplice fischio, Ronaldinho, su calcio piazzato, mette in area una palla che viene sfiorata da German Denis e finisce alle spalle di Iezzo. Il Milan, grazie al gol rocambolesco, è di nuovo primi in classifica. Il Napoli, sul finire della stagione, lascerà Reja e abbraccerà Donadoni per pochi mesi.
Gaucho
Quasi un anno dopo, al San Paolo, nel primissimo Napoli di Mazzarri (dopo la parentesi Donadoni) famoso per i gol negli ultimi minuti, El Tanque riuscirà a riscattare l’autorete del Meazza con una rete a tempo scaduto che riporterà il Napoli sul 2-2. Gli azzurri erano andati in svantaggio con le reti di Pato (ve l’avevamo scritto) e Inzaghi nei primi cinque minuti, e troverà il gol che aprirà la rimonta solo al 90′ con un eurogol di Cigarini.
La telecamera trema, sentite il boato.
6. Sogni infranti (22/09/2013)
Gioie, fin qui, quasi solo milaniste, i tempi moderni hanno sorriso anche al Napoli. Si passa al settembre 2013, aleggia nell’aria ancora il profumo d’estate e delle vacanze. Sulla panchina del Napoli c’è Benitez, fresco di Europa League con il Chelsea. E se in panchina c’è Rafa, in attacco c’è il neoacquisto Higuain appena arrivato dal Real Madrid. Napoli d’assalto che trova il vantaggio con Britos sugli sviluppi di un calcio piazzato. Nella ripresa il Pipita buca Abbiati per il raddoppio azzurro. Ma presto arriva il momento della possibile svolta con un rigore procurato da Balotelli. Proprio il numero 45 si presenta dal dischetto, lui che, dal 2007 non aveva mai sbagliato un rigore con le maglie di Inter, Manchester City e Milan. L’infallibile Mario va dagli undici metri, rincorsa, tiro, Reina para. Super Mario non è più infallibile. Nonostante il rigore, Balotelli cerca in tutti i modi di cambiare le carte in tavola e allo scadere trova una bellissima rete sotto l’incrocio. Non contento, a fine gara, si fa espellere sempre per mantenere la sua fama da bad boy.
Pararigori v Cecchino: Pepe W
7. Lorenzo ‘O Magnifico (4/10/15)
Altra vittoria napoletana, forse la più cara ai tifosi azzurri. Il Milan di Mihajlovic cammina a braccetto con il Napoli di Sarri nella zone alte della classifica. Ma fra le due squadre c’è un divario notevole. Sia dal punto di vista del gioco che dal punto di vista psicologico. Il Napoli va forte, e passa presto in vantaggio con Allan, ma il Milan sembra resistere. Nella ripresa sale in cattedra Lorenzino Nazionale, prima servito da Higuain e poi su punizione. Ma la disfatta rossonera non è ancora completa. Infatti Ely intercetta un traversone di Ghoulam e trafigge il proprio portiere. Il Napoli si conferma una macchina da guerra perfettamente oleata.
Lorenzo ‘O Magnifico
Il pezzo è finito, ma siamo sicuri che tra Milan e Napoli non finirà mai. A partire da stasera.
Traccia: Non Finirà (2016) I Cani