Calcio e città hanno sempre formato un binomio inossidabile, costante motore propulsore di identificazione sociale, attraverso l’elemento emozionale pallonaro. La diffusione del calcio, dei suoi colori e delle sue innumerevoli realtà è dovuta infatti all’integrazione di questo sport a livello locale, ancor prima che nazionale. Sarebbe eccessivo e inappropriato, viste le modeste conoscenze personali, discutere su quanto la realtà italiana di fine Ottocento abbia influito sulla visione di un calcio prevalentemente cittadino. Dai colori agli stemmi societari, solitamente la squadra della città ha assunto i connotati iconografici di questa, finché dagli anni Novanta l’elemento cittadino ha iniziato ad apparire, pur raramente, sulle maglie da gioco.
Nell’estate di quest’anno, Nike ha realizzato una linea per le terze maglie dei principali club sponsorizzati dedicata alla città. Ogni divisa ha la sua caratteristica, il proprio colore simbolico, la propria città a far da sfondo. Osserviamole.
Atletico Madrid, Nike celebra la Fontana del Nettuno
Madrid rieccheggia nella terza dell’Atletico, che mostra la sua città in un gioco di contrasti cromatici fra bianco e azzurro. Logo e sponsor vanno in arancione, così come il numero sul retro e la fascia dietro lo scollo su cui è impresso il simbolo del tridente, in riferimento alla celebre Fontana del Nettuno, presso cui i tifosi Colchoneros sono soliti festeggiare le vittorie più importanti.
Barcellona, il rosa dell’indipendenza
La terza maglia e per la squadra catalana riprende dagli armadi dei collezionisti, e dei militanti per l’indipendenza della regione, il colore rosa: risale infatti al 2010 l’ultima volta che il Barcellona si è vestito di questo colore, anche allora di tonalità accesa. Della splendida città è colta in contrasto la Avenida Diagonal, più precisamente con la foto satellitare del quartiere dell’Eixample, il più popolato della città catalana. Immancabile il riferimento alla Senyera, sul retro del collo. Pantaloncini e calzettoni mantengono il colore della maglia.
Chelsea, modernità dell’ovest londinese
Un azzurro glaciale illumina la terza divisa del Chelsea. A far da sfondo fra le strette righe orizzontali è la Londra ovest, in cui risiede anche il quartiere di Chelsea. Nike ha optato per la sperimentazione, come dimostra l’ottima idea di rendere stemma societario e logo del brand catarifrangenti. Insomma, lo stemma dei blues, anche nelle notti più scure, con questa maglia dovrebbe brillare al punto di mostrare la diritta via agli uomini di Sarri.
Manchester City, purple city
È stata una delle più apprezzate dal pubblico: la terza maglia del City non celebra certamente la bellezza di una città industriale come Manchester, ma i quartieri che gravitano attorno alla propria casa, l’Etihad Stadium. Quel che colpisce sono i colori, il viola di base, un grigio metallico per lo stemma e una banda di colore arancione che parte da sinistra verso destra. L’accostamento cromatico è insolito ma dinamico, tant’è che viene ripreso nei calzettoni, con l’arancione che va a sfumare verso l’alto.
Tottenham, vecchie fabbriche di birra e nuovi stadi
Un’altra londinese celebra il proprio quartiere con la terza maglia targata Nike. La grafica della città si presenta sempre su fotografia aerea, che in tal caso cattura il quartiere Borough of Haringey, nel nord di Londra, dove ha appunto sede il Tottenham. Interessante è la scelta del verde acqua, che sembra voler riprendere il colore della fabbrica di birra situata nel punto in cui risiede il nuovo stadio degli Spurs.
Inter, Milano città marmorea
La croce di San Giorgio, il simbolo di Milano, l’effetto marmoreo del Duomo: la terza maglia dell’Inter è la celebrazione della città meneghina. La mappa areale è inserita all’interno della croce, di un grigio più scuro, sebbene venga indebolita dalla presenza dello sponsor che ricopre la parte orizzontale. Inoltre, non è certamente la prima volta per l’Inter esporre la croce al centro della divisa, simbolo della città d’appartenenza. Basti ricordare la celebre maglia celebrativa del centenario nerazzurro.
Roma, Roma, Roma
Per la città di Roma, Nike ha scelto di fare le cose in grande: la grafica della città è infatti un insieme di mappe storiche che narrano i momenti cruciali della vita della Capitale e che attraversano l’intero fronte. Unico colore il giallo, assieme al grigio e a una particolare tonalità di rosso scuro del logo societario.
Già nella stagione 2015-2016, Nike volle omaggiare la città di Roma con una fotografia areale della città, posta in quel caso nella seconda maglia. Anche allora la scelta fu alquanto apprezzata dal popolo giallorosso.
Galatasaray, in onore del Bosforo
D’impatto ed evocativo, il Bosforo è l’elemento caratterizzante della terza divisa del Galatasaray per il 2018-2019. Il fiume di Istanbul, che assume da lontano le sembianze di un fulmine, scorre su tutto il fronte della maglia, mentre ai lati compare la città, in arancione, affacciata alle sue sponde, fino a sfumare lievemente per far spazio al bianco. In Turchia sembra che le vendite stiano già andando alla grande.
Oltre Nike
Come già detto, l’idea della città in background non è una novità assoluta di Nike. O meglio, è capitato che una divisa di calcio abbia esposto su di sé un simbolo del luogo d’appartenenza. Della stagione appena iniziata, abbiamo la terza maglia del Betis Siviglia, che con Kappa ha rispolverato un’antica raffigurazione della meravigliosa capitale dell’Andalusia. La rappresentazione, in blu, si sovrappone al verde acceso, che sembra un po’ stonare con l’idea antiquaria dell’iconografia.
Andando indietro nel tempo, ma non troppo, ritroviamo la maglia da portiere che Lotto preparò per il Genoa con lo sfondo della celebre lanterna di Genova. In tal caso si tratta di un atipico affresco in bianco e nero che dona alla maglia un’insolita e innovativa suggestione.
Interessante anche la ripresa del ponte di Bassano per la squadra di calcio a 5 della città. È ancora una volta Lotto lo sponsor: anche in tal caso è la divisa del portiere a essere così decorata, con una variazione cromatica di bianco e grigio, mentre la tecnica con cui viene raffigurata si avvicina più allo stile del mosaico.
Ripercorrendo invece gli archivi storici delle maglie, ecco la divisa Asics del Messina per la stagione 1999-2000, su cui è raffigurata tono su tono la statua della Madonna dello Stretto, simbolo della città peloritana. L’immagine durò per più di una stagione e venne riproposta sia su tutte e tre le divise da gioco dei biancoscudati: oggi è un cult di quei nostalgici anni.