Gelsenkirchen è una cittadina grigia, anonima, a tratti forse addirittura triste. Come molte nella Ruhr è un classico polo industriale con le sue fabbriche e le sue ciminiere. Il sabato, però, c’è una stella che illumina la città attraverso il grigiore dello smog. Questa stella brilla direttamente dalla Veltins Arena, casa dello Schalke 04. Questa stella ha vent’anni e si chiama Leroy Sanè.
“Con un nome così, tanto simile al ‘le roi’ francese, non può che avere un futuro glorioso” avranno pensato il signore e la signora Sanè l’11 gennaio del 1996. E avevano ragione. Oggi, a soli 20 anni, Leroy Sanè è uno dei talenti più cristallini del panorama europeo. Nato a Essen, altra città della Ruhr, eredita molto presto l’amore per lo sport. Il padre, ex calciatore nel giro della Nazionale senegalese, e la madre, la ginnasta tedesca Regina Weber non sono certo cattivi modelli da seguire. E come anche i suoi fratelli (anch’essi calciatori professionisti)a cinque anni Leroy decide: è il calcio quello che vuole. A dieci anni viene notato dallo Schalke, che lo porta e riporta a Gelsenkirchen dopo tre anni al Bayer Leverkusen. Allo Schalke con i giovani ci sanno fare e si vede: Neuer, Özil, Fährmann, Höwedes, Draxler sono solo alcuni dei talenti coltivati dalla parti della Veltins Arena.
Sanè fa tutta la trafila delle giovanili attraverso U17 e U19 e il 20 aprile 2014, a soli 18 anni, esordisce in prima squadra contro lo Stoccarda. Sei mesi dopo arriva anche il primo gol, 13 dicembre 2014 contro il Colonia. Ci sono giocatori che esordiscono e fanno capire a tutti che faranno faville. Se ti chiami Leroy Sanè ed esordisci in Champions League a 19 anni al Santiago Bernabeu segnato un gol e facendo un assist contro il Real Madrid beh, sei uno di quei giocatori. La stagione 2014/2015 la chiude con 13 partite in Bundesliga e tre gol. Nel frattempo passa da Under 19 a Under 21 nella nazionale tedesca, anche se all’Europeo Under 19 non va mai a segno.
La stagione 2015/16 rappresenta invece la consacrazione per Leroy. 17 partite nel girone d’andata, 4 gol e 4 assist. In Under 21 esordisce a settembre e in sei partite segna cinque reti. Il mondo si accorge di lui e lo fa anche Joachim Löw, che lo fa esordire in amichevole contro la Francia. Da lì in poi tutti i riflettori sono puntati su di lui, sui suoi 183 centimetri e quei riccioli arruffati che a Gelsenkirchen conoscono bene. A gennaio il Manchester City bussa alla porta della Veltins Arena con 55 milioni e anche se il valore attuale del giocatore è di circa 20 milioni quella porta rimane chiusa. “Leroy resta con noi”. Lo Schalke è inflessibile e ha ragione. Sanè continua a trascinare i Königsblauen e in Bundesliga tiene in vita le speranze per un posto in Champions League. Oggi Sanè è uno dei giocatori più in forma del campionato (lo testimoniano il gol e il palo colpito nel derby della settimana scorsa contro il Borussia Dortmund) ed è seguito dai più grandi club del mondo.
Può giocare in tutti i ruoli della trequarti, ma gioca soprattutto a destra. Molto rapido, ama accentrarsi per provare la conclusione e ha un ottimo controllo di palla. La sua media tiri a partita (2,1)non è altissima, cosi come la precisione (51%). Velocissimo e molto abile nel dribbling è sia abile negli spazi stretti che in campo aperto. La media di 1,1 key passes per match ha ampi margini di miglioramento ( per citarne alcuni Reus arriva a 1,6 e De Bruyne addirittura a 3,3)e anche i suoi 2,6 dribbling a partita sono ampiamente migliorabili paragonati ai 4,7 di Bellarabi o ai 4,2 di Firmino. (statistiche whoscored) Il suo difetto più grande sono però i cross: Sanè crossa in media solo 0,1 volte a partita, una media bassissima, soprattutto se ad aspettare la palla a centro area c’è Jan Klaas Huntelaar.
Pur con alcuni difetti, Sanè rimane comunque uno dei più grandi talenti del calcio europeo. A 20 anni sta trascinando lo Schalke (quasi)da solo e ha possibilità di giocare l’Europeo in Francia. Quest’estate ci sarà sicuramente una maxi asta con interessate Manchester City, Barcellona e proprio quel Real Madrid contro cui esordì in Champions League. Se tiene la testa a posto ( è di ieri la notizia di un suo incidente autostradale)e continua così, Sanè diventerà uno dei più forti calciatori d’Europa.
Per il momento “Viel Glück Leroy”.