Il Turno Infrasettimanale
Considerazioni a caldo della redazione sul 10° turno di Serie A
Prima di addentrarci nel vivo di un dialogo che sviscererà i nostri deliri durante e post il secondo turno infrasettimanale della stagione che, di per sé, ha un romanticismo intrinseco nella forma – fregarsene per una volta dei diritti televisivi e far giocare quasi tutti insieme, e chi non è appassionato di tattica o particolarmente affine e scaramantico (o semplicemente tifoso) nel vedere solo la propria squadra, può godere della Diretta Gol che è l’evoluzione naturale e immaginifica del Calcio minuto per minuto – volevamo fare una considerazione sul caso che ha tenuto banco in questi giorni, quello di Anna Frank.
Perché ci stupiamo sempre? Siamo il Paese degli ululati a Zoro e Balotelli, del saluto romano di Paolo Di Canio e il pugno al cielo di Cristiano Lucarelli, dei motorini lanciati allo stadio e dell’intervento dei tifosi durante una partita di calcio che obbliga i propri giocatori a denudarsi rei di aver perso giocando male, e quindi non degni come essere umani, di quelli che bruciano le macchine agli allenatori, che interrompono derby fingendo morti, che interrompono una finale di Coppa Italia perché un morto veramente c’è stato al di fuori dello stadio, per colpa di “tifosi” (animali) estranei alla partita, del Calcioscommesse, di Calciopoli, in un paese segnato e ancora non emerso da Tangentopoli e, ritornando sul campo di calcio, all’interno delle “istituzioni”, siamo rappresentati da persone che fanno diti medi di fronte al simbolo (nolenti o volenti) dell’americanità odierna, o da un personaggio che per affrontare il problema dell’immigrazione definisce un giocatore mangiabanane o per dar slancio al calcio femminile italiano definisce le giocatrici quattro lesbiche.
Il caso di Anna Frank è solo l’ultimo – tanti ne mancano, e altri ne seguiranno – e non è più o meno grave degli altri citati: è semplicemente grave in quanto becero.
Facciamo il minuto di riflessione, e proviamo a chiederci, andando oltre il mero stadio.
Se queste cose giustamente ci colpiscono così tanto e ci indignano, perché non abbiamo mai la forza di farle cambiare. Sarà sempre colpa di quei quattro deficienti isolati che rovinano “tutto”?
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Il minuto di riflessione contro ogni forma di discriminazione.#JuveSpal pic.twitter.com/Gz52ZZbE3q
— JuventusFC (@juventusfc) October 25, 2017
Inter vs. Sampdoria
Brown: Partita assurda a Milano.
White: La Samp avrebbe meritato di pareggiare, una qualità di gioco mai vista quest’anno a San Siro.
Blonde: Calo fisico impressionante dell’Inter negli ultimi 20′.
Blue: Quagliarella è un evergreen.
Brown: Inter dominante per un’ora abbondante, fino al terzo goal di Icardi, compattezza incredibile e velocità nel palleggio. Gagliardini e Vecino si sono mossi benissimo nello scacchiere di Spalletti, come Candreva e Nagatomo. Assenza ingiustificata negli ultimi venti minuti. Sarà la stanchezza di Napoli, ma è un aspetto su cui Spalletti dovrà imprimere tantissimo. Ah, anche tre pali per l’Inter.
White: Nagatomo redivivo, mi ha impressionato. E Kownacki ha delle belle movenze, furbo, cecchino e veloce.
Brown: Potevano chiuderla anche sul 4-0, però la Samp non ha mai abbandonato il campo. Quaglia vero leader.
Blonde: Vittoria meritata dell’Inter, primo tempo straripante e sempre compatta. Merito alla Samp per essere rimasta in partita fino alla fine
Brown: Joao Mario troppo molle e superficiale.
White: Voglio anche dire, D’Ambrosio merita di essere titolare in Nazionale.
Brown: Perisic, poi, fenomenale in entrambe le fasi.
Blue: La Samp è sesta non a caso, se continua così può far filo da torcere anche alla Roma nel recupero.
White: Sono d’accordo, la Roma in trasferta fa spesso fatica e la Samp in casa è quasi imbattibile.
Blonde: D’Ambrosio in grandissima forma, adesso che arrivano i risultati le sue prestazioni sono superlative. Con Candreva la fascia destra è pronta per la Svezia.
Brown: Comunque sono fiducioso per l’Inter, vedo una quadratura dopo anni di confusione.
Blue: Sicuramente Spalletti gli ha dato un’anima rispetto alla passata stagione.
White: L’Inter è quadrata, bisogna vedere come affronterà la prima sconfitta stagionale.
Fantasette: Io ho Perisic al fantacalcio, Icardi contro e Quaglia in panchina.
White: Non ho mai visto l’Inter così impaurita come stasera comunque.
Blonde: Sono i fantasmi dell’anno scorso. Speriamo sia stato solo un episodio.
Orange: Nel finale ho visto una cosa bellissima: lancio di Linetty sull’out sinistro per Murru, aveva un raggio d’azione nullo per farlo. Strepitoso gesto tecnico.
White: Verissimo, ha impressionato anche me. Comunque anche secondo me ha meritato l’Inter. Ma la Samp di Giampaolo ad ogni partita fa vedere delle giocate pazzesche. Hanno una facilità di palleggio che per una squadra non di vertice ho visto solo nell’Empoli di Sarri.
Pink: L’Inter in questa stagione spesso ha avuto dei cali nei secondi tempi, oggi li ha pagati.
White: Ogni giocatore sa quello che deve fare, non c’è mai improvvisazione, non buttano mai via la palla. E Praet a questo livello è davvero un piacere per gli occhi. Al di là di queste osservazioni, l’Inter comunque migliora anche nel gioco. Siamo a un quarto di campionato ed è li. A me non da l’idea che possa sbandare come quella del Mancio, a partire dal mercato intelligente, dove sicuramente avrà inciso Spalletti. Inoltre non abbiamo ancora visto il miglior Borja Valero: non è ancora quello della Viola, ammesso che torni a quel livello. Come non riconoscere, poi, il grande lavoro di Lucianone con Perisic: lo fa stare sempre nel vivo della partita, torna a coprire, addirittura va in tackle. In realtà sono preoccupato perché ce l’ho al fantacalcio e sgobbando così tanto sarà più un rifinitore, stando meno vicino alla porta. Deve solo smettere di essere anarchico in campo.
Blonde. Quoto in pieno, su tutta la linea. Alla lunga, credo che la rosa (troppa) corta possa diventare un fattore. Oggi, ad esempio, con Brozovic out non c’erano ricambi in mediana e la stanchezza si è sentita. Anche per me il paragone con l’Inter di Mancini, al momento, ha poco senso. Se non altro perché questa Inter ha già affrontato tre squadre importantissime (Roma, Napoli, Milan) uscendo nel bene o nel male imbattuta.

Un mercoledì da leoni
Ore 18.30. L’Atalanta scioglie ogni dubbio scendendo in campo con una grinta intravista nei precedenti turni di Europa League. Ilicic delizia la platea facendo leva sui sentimenti platonici della redazione nei suoi confronti: giocatore tanto discontinuo quanto devastante. Devastante, in negativo, l’avvio di stagione dell’Hellas, la vittoria con il povero Benevento sembra una mera ed effimera illusione che ha momentaneamente archiviato una situazione in pieno stile Caporetto.
Mr. Orange vuole dire la sua in merito. La redazione comincia ad attivarsi.
Orange: Kean mi sembra molto immaturo ancora. E Cornelius sa garantire lo stesso lavoro di Petagna. A livello di media gol siamo la, praticamente sono co-titolari. Anche dalle scelte del Gasp. Il tecnico ha creato comunque una squadra perfettamente intercambiabile: gran lavoro della società, con poche risorse disponibili per gestire il doppio impegno.
Blue: Sicuramente.
Pink: Solo io sono, calcisticamente, innamorato di Ilicic?
Blue: Presente.
Orange: Eh, Ilicic è bello da vedere. Ma tra l’altro avevamo fatto un pezzo che parlava del suo modo di stare in campo e nella stagione. È il classico giocatore slavo discontinuo e maledettamente geniale. Ma non cambierà mai.
Blonde: Condivido tutto.
Unknown: E soprattutto ha un mago come Gasperini. Potrei stilare una lista infinita di giocatori offensivi che ha galvanizzato/rivitalizzato.
Pink: Gasperini rende i giocatori affamati, e nelle squadre medie e piccole, dove i calciatori hanno tantissime motivazioni – dalla salvezza alla voglia di affermarsi in Serie A – ha sempre fatto cose incredibili. Non a caso, nella parentesi all’Inter (con tutte le attenuanti del caso, dato che il ciclo di vittorie si era esaurito) ha fatto malissimo.
Brown: Atalanta straripante. Più di 57 azioni offensive.
Pink: Verona imbarazzante, però.
White: Lavoro perfetto del VAR durante Atalanta-Verona, tra l’altro.
Orange: La sua dimensione è l’Atalanta, perché lo si può perdonare quando sparisce dal gioco e dalla squadra in generale a volte. Ora devo andare, ho visto le formazioni ufficiali di Genoa Napoli, Albiol riposa e gioca Chiriches. Il punto è: ok, l’apprendistato negli schemi difensivi di Sarri. Ma Maksimovic 25 mln? Secondo me è stata un’operazione disastrosa.Non dico che debba giocare di più perché la coppia titolare è fortissima, ma non è nemmeno il terzo centrale.
Blue: Che poi non sarebbe manco male, Maksimovic.
Pink: Ci saranno sorprese stasera?
Blue: Il Benevento farà un punto.
White: Potrebbe essere la serata del Benevento, anche se il Cagliari non può continuare a perdere in casa.
Pink: Beh, contando che nelle prossime affronterà Lazio e Juve, se perde stasera potrebbero essere 12 sconfitte consecutive: sarebbe leggenda.
Ci siamo, otto partite in contemporanea. I nostri server potrebbero andare in difficoltà, così come le big.
In difficoltà
Pronti, via: Taarabt segna e il cuore dei napoletani si ferma. Lo dice Blue.
Ma non è solo il Napoli ad andare in difficoltà: problemi tecnici in redazione.
Brown: Ragazzi, lo streaming è un po’ in difficoltà: non anticipate nulla, mi raccomando.
Blue: Va bene. Allora ho due questioni per voi: Maradona starà facendo le macumbe ad Hamsik per negargli il sorpasso nel record storico di gol? E, Brown, dimmi se posso anticipare. Altrimenti non parlo.
Brown: Paloschi?
Blue: Si.
Tutto vero, Paloschi ha segnato allo Juventus Stadium, con la Spal.
Brown ha problemi di streaming e di sovrabbondanza: si sarà goduto il gol di Suso?
Brown: Elogerei il sinistro magico di Suso: dovremmo fare un pezzo su giocatori Mancini dal grande talento. Gerson non rientra tra quelli.
Pink: Ma Gerson è un calciatore? Non trovo la sua utilità.
Brown: Gerson non mi piace per niente.
White: Più che altro non ho ancora ben chiaro il suo ruolo.
Pink: Comunque Bonucci ha spostato gli equilibri: è uscito, il Milan vince 2-0.
Blue: Ma non è che semplicemente doveva spostarsi lui?
Comunque Ragazzi, qui nell’intervallo si degusterà della vodka: non so se gradite.
Blonde: Oh finalmente si fa sul serio, non esiste redazione rispettabile senza alcol.
L’arbitro non sembra concordare con Blonde.
Quando la tua morosa ti coglie in flagrante e tu non sai come giustificarti.
Ridiamoci su, VAR!#JuveSpalpic.twitter.com/E62yP7k9Wp
— •Juventus FanClub• (@JuFC1897) October 25, 2017
Pink: Se la Spal pareggia allo Stadium è storia.
Blonde: La Juve abbastanza in difficoltà sulle palle inattive.
Nonostante i limiti difensivi della Juventus, la musica non cambia in fase offensiva: squadra cinica come non mai. Nove i tiri nello specchio tra Udinese e Spal, quanti sono entrati e hanno bucato la rete? Beh, nove.
9 – Juventus: 9 gol con gli ultimi 9 tiri nello specchio. Ispirata.
⚽️ Udi
⚽️ Udi
⚽️ Udi
⚽️ Udi
⚽️ Udi
⚽️ Spal
⚽️ Spal
⚽️ Spal
⚽️ Spal— OptaPaolo (@OptaPaolo) October 25, 2017
Sabato se la vedrà con il Milan a San Siro. Milan che vince e convince, stranamente.
Pink: È la prima squadra ben organizzata e difficile contro cui vincono: siamo a novembre, era ora.
White: Forse Montella capirà che Calhanoglu deve giocare.
Pink: Piede caldissimo Hakan.
Calda come la panchina di Montella, anzi, scottante. A bruciarsi, però, sono le speranze del Chievo di portare a casa il bottino pieno dopo l’entusiasmante 3-2 nel derby: qualcuno non è dello stesso parere, soprattutto il turco che sposta davvero gli equilibri. E Vincenzino così sorridente raramente s’era visto.
Read coach @VMontella's verdict on #ChievoMilan. @hakanc10 ???????? and #NK7 ???????? also commented on the win ???????? https://t.co/WQlR00Grax#ChievoMilan pic.twitter.com/hBt8G2LLTn
— AC Milan (@acmilan) October 25, 2017
Le emozioni proseguono e i dibattiti si sprecano. Zielinski e Hamsik destano qualche perplessità nello scacchiere di mister Sarri.
Blue: Comunque vorrei portare avanti la mia battaglia su Zielinski: deve giocare al posto di Hamsik, non al suo fianco.
Pink: Hamsik è il capitano, difficile lasciarlo fuori.
White: Hamsik non si toglie, non scherziamo.
Blue: Però ogni tanto andrà pure fatto riposare: Zielinski non rende al massimo delle sue potenzialità in quella posizione, a mio avviso.
E intanto Mertens incanta al Ferraris, scagionando qualsiasi dubbio di Blue sul Napoli.
In redazione siamo tutti concentrati sulle partite, si scrive un po’ di tutto. Insomma, si salvi chi può.
Si salvi chi può
White: Io mi sbilancio: il Sassuolo sarà una delle maggiori candidate alla retrocessione.
White dà per scontata la retrocessione dei neroverdi apparsi visibilmente in difficoltà nella sconfitta interna contro l’Udinese. Bucchi non ha riscosso appeal, Squinzi si starà interrogando sulla scelta azzardata di sostituire Di Francesco con l’ex allenatore del Perugia. Stesso discorso per l’Hellas di Pecchia, forse inadatto alla Serie A.
Pink: C’è solo un uomo che può salvare il Verona: Nedo Sonetti.
White: Io pensavo a Malesani. Un veronese che salva il Verona, è l’uomo giusto.
Blonde: Nedo sarebbe un sogno, mi immagino la cavalcata sino alla salvezza: con Nedo non retrocedo.
Spunteranno anche Tony Pulis e Big Sam nella conversazione, forse la vodka sta entrando in circolazione. O forse siamo solo strani.
Il calcio è strano
Pink: Tre certezze dell’esistenza umana: la morte, le tasse e Caressa che dice il calcio è strano.
Si, il calcio è veramente strano. Improvvisamente si riapre il discorso a Genova con il furore agonistico del Grifone e la cazzimma di Armando Izzo, servito splendidamente da Rigoni.
Eppure la redazione ha gli occhi letteralmente incollati alla Sardegna Arena, dove siamo veramente vicini alla storia.
White: Rigore per il Benevento, siamo vicini alla storia.
Pink: Lo sbaglia, per me.
White: Sono talmente sfortunati che lo sbagliano, poverini.
Pink: IL RE, PIETRO IEMMELLO.
White: Mi entra al fantacalcio, piango di gioia.
Poco dopo…
Pink: Non è vero, non ci voglio credere.
White: Penso che sia stato raggiunto l’apice della sfiga a Cagliari.
Blonde: No, vabé. Assurdo.
Blue: No ragazzi, sono triste.
93' 1-0
94' 1-1
95' 2-1#Benevento accarezza il 1° punto in Serie A#Pavoletti cancella il sogno: 3 punti al Cagliari pic.twitter.com/hCUJbI6luK— Eurosport IT (@Eurosport_IT) October 25, 2017
Riviviamo 30 secondi di pura follia
Mr. Blue ci stava per prendere
Riflessioni misteriose
Forse vi sarete chiesti chi si cela dietro i vari pseudonimi. Uno di questi, Unknown, è intervenuto a sprazzi, qualche volta. Rimasto in disparte, ha osservato lo svolgimento della conversazione e delle partite.
Ha osservato una notevole Fiorentina, abile a sfruttare i momenti della partita sconfiggendo un Torino che avrebbe tutto per fare un salto di qualità “europeo”: la buttiamo lì, forse il limite dei granata è seduto in panchina ed è serbo? Non glielo diciamo in faccia, abbiamo paura. Anche perché è già arrabbiato.
Mihajlovic: "Sono molto arrabbiato" https://t.co/DZvkdHsl79 #SFT pic.twitter.com/r5KkU7RpVY
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) October 25, 2017
Fa paura la Lazio, anche se ne avrà avuta questa sera al Dall’Ara. I biancocelesti hanno compiuto un notevole passo avanti in quanto a maturità: meno brillantezza, ma tanta solidità e concretezza. Basta un Bologna frizzante a far vacillare la corazzata di Inzaghi, che si coccola un Luis Alberto sempre più dirompente. La Lazio può esultare, e saltare.
Salta anche la Roma: gioia per i tre punti, ma prestazione “scolastica” e pratica. Perotti regala i tre punti, un sorriso beffardo e intriso di variopinte incertezze per una Maggica che – gioco parlando – non tiene fede al suo soprannome. Notevole passo indietro nella prestazione rispetto a Londra, bicchiere mezzo pieno per la concretezza vista a Torino e ieri sera. Non si può avere tutto dalla vita.
https://www.instagram.com/p/BatGqs-H1Ot/?taken-by=diegoperotti_10
E nella vita, poi, ci sono esperienze che ti segnano profondamente. Come visitare Auschwitz, per esempio: io che scrivo non posso sapere il groppo in gola provocato da tale esperienza, ma Bernardeschi sì. Lo sa, eccome, e ha provato a raccontare le sue sensazioni – molte – anche dopo il primo gol in bianconero: un ragazzo semplice, genuino, credente. Crede in se stesso ma soprattutto in Dio, e la vicenda di Anna Frank non ha lasciato indifferente: l’esultanza ne è la prova.
????♂️@fbernardeschi #JuveSpal ⚪️⚫️ #FinoAllaFine pic.twitter.com/0HjKib8Ogp
— JuventusFC (@juventusfc) October 25, 2017
Vi lasciamo così, in maniera un po’ enigmatica.
Perché ci sono cose che non si possono spiegare. Il calcio è una di queste.
Pure l’incontenibile bellezza dell’attuale Serie A, focalizziamoci su questa.
Non si può spiegare. Semplicemente si gode.
La classifica della Serie A dopo un quarto di campionato.
Ecco la classifica aggiornata della #SerieATIM dopo la 10ª giornata di campionato! pic.twitter.com/45vTpRXa82
— Serie A TIM (@SerieA_TIM) October 25, 2017
Cast Redazione: Le Iene (vol.1): Il Risveglio Infrasettimanale
introduzione a cura di Francesco Saverio Simonetti
Mr. Brown: Alessandro Ranieri
Mr. White: Filippo Gallino
Mr. Blonde: Federico Sessolo
Mrs. Blue: Ada Cotugno
Mr. Orange: Angelo Mattinò
Mr. Pink: Matteo Brambilla
Fantasette: Cameo
Unknown: Mr. Paul