Prove tecniche di Mondiale

Non ci sarà l’Italia, ormai non possiamo fare a meno di pensarci e di accettarlo amaramente. Il nostro occhio da malati del pallone, però non potrà comunque esimersi dall’osservare qualche nuovo feticcio, qualche giocata che ci farà impazzire. Le amichevoli internazionali servono a poco dal punto di vista agonistico, ma da quello tecnico servono a rendersi conto di chi ha i mezzi sufficienti per stupire al Mondiale. E in questa settimana segnali forti ne sono arrivati, specialmente da sette uomini, che potrebbero rendere il mese estivo in Russia molto piacevole.

#1 I soliti sospetti

L’Uruguay è una delle certezze del mondiale. E sembra ancora girare alla grande. Ne hanno vinti due tempo addietro, sono arrivati in semifinale otto anni fa, e sono pronti a confermarsi ancora. Ovviamente, con i due fenomeni d’attacco Luis Suarez ed Edinson Cavani: c’erano nel 2010, ci saranno in Russia. Non sono più due giovincelli, ma sono ancora il punto di riferimento per coach Tabarez – e ci mancherebbe altro, c’è da dire – e forse la coppia gol più affiatata dell’imminente Mondiale che sta per cominciare. I due hanno segnato – neanche a dirlo – tre gol nelle due amichevoli della China Cup contro Repubblica Ceca e Galles, permettendo alla Celeste di sollevare il trofeo. Nella squadra uruguagia ha esordito anche Lucas Torreira, gioiello della Sampdoria e potenziale futuro crack di centrocampo mondiale: chissà che Tabarez non lo consideri come titolare per la spedizione russa che comincerà a giugno, magari dopo aver conquistato la qualificazione in Europa League con la casacca blucerchiata.

La rovesciata di Cavani | numerosette.eu
Suarez spizza, Cavani rovescia: gioco da ragazzi

#2 Arte marocchina

Tra i giocatori meno esaltati dai media c’è sicuramente Hakim Ziyech: ancora con pochi fari puntati addosso, ma quando ha la palla tra i piedi è veramente difficile togliergliela. Il Marocco si presenta da terza forza del suo girone dopo Spagna e Portogallo e prima del modesto Iran, ma in mezzo alla selezione rossostellata c’è questo fenomeno a cui piace parecchio tirare le punizioni e irridere gli avversari con giocate mozzafiato. E si sa, l’aria Mondiale ci piace anche per questo: il calcio che si vive durante una competizione del genere lascia molto più spazio di inventiva ai giocatori piuttosto che alla preparazione fisica e tattica. Ziyech in queste due amichevoli contro Serbia ed Uzbekistan (entrambe vinte) ci ha fatto vedere dei grandi colpi. Gioca nell’Ajax, lo scorso anno è arrivato in finale di Europa League ed è stato per due anni il miglior assistman dell’Eredivisie, una volta con i lancieri e una quando ancora militava nel Twente. Il Marocco a centrocampo ci potrà far divertire: oltre a Ziyech potrebbero esserci Amrabat, Labyad, Belhanda e altri giocatori di grande estro tecnico.

Ziyech | numerosette.eu

#3 Unsung Jesse

L’Inghilterra. Tasto dolente il Mondiale. Quest’anno, come ogni anno, non è data tra le favorite. E se fosse la volta buona? Il calcio di coach Southgate è semplice ed efficace e, soprattutto, la Nazionale dei Tre Leoni potrebbe finalmente trarre beneficio dall’enorme potenziale offensivo che ha a sua disposizione. Cosa che non ha fatto nelle scorse competizioni europee e mondiali con Roy Hodgson, che anziché permettere a Kane di segnare, faceva battere i calci d’angolo. Ma a quest’Inghilterra serve un unsung hero: uno di quelli che contribuisca, un po’ a sorpresa, a far gioire i tifosi inglesi. E il primo nome che viene in mente è quello di Jesse Lingard, spesso criticato per i suoi modi da ragazzino su di giri, ma molto bravo a strappare le partite al momento giusto. Ha segnato contro l’Olanda con una bella staffilata rasoterra ed ha giocato bene contro l’Italia: l’Inghilterra ha bisogno di facce nuove, di motivazioni e anche di un pizzico di follia. Jesse è l’interprete giusto per il ruolo di attore non protagonista.

Il gol di Lingard contro l'Olanda | numerosette.eu
Fa partire l’azione e trafigge Cillesen con una rasoiata: tutto Jesse Lingard

#4 Maestria y sutileza

La Spagna parte come favoritissima assieme a Germania e Brasile. Ha forse l’organico più forte di tutte le nazionali ma ha, in panchina, un fenomeno assoluto. Non è Isco, non è Asensio e non è nemmeno David Silva. Ormai è roba vecchia. Bellissima, ma vecchia. Iago Aspas è il nome da chiamare quando vuoi vincere una partita: conduce la palla con un passo destabilizzante, inventa assist a profusione e crea spazi introvabili per i compagni. E’ un gregario in nazionale, è una leggenda nel suo club di appartenenza, il Celta Vigo. Ma quanto è importante: già mesi fa era stato protagonista con la Roja contro l’Inghilterra, in queste due amichevoli è stato semplicemente stupendo. In particolare contro l’Argentina ha fornito una prestazione da capogiro: un gol, due assist, tante giocate stupende. Gli argentini sono stati completamente distrutti dall’ingresso in campo di Iago Aspas, un serpente velenoso ed elegantissimo che ai Mondiali potrà davvero essere un protagonista dietro il sipario.

#5 Esterno mondiale

Messico, Italia, Inghilterra, Portogallo e adesso Spagna. Un giocatore giramondo, da sempre etichettato come futuro fenomeno sulla fascia sinistra ma mai veramente esploso. Parliamo di Miguel Layùn, difensore, centrocampista, terzino sinistro, esterno d’attacco, trequartista del Messico: un jolly vero e proprio assolutamente adatto al contesto Mondiale, in cui giocatori del genere interpretano al meglio i match solitamente. Layùn è un giocatore particolare: è in grado di cambiarti la partita spostandosi imprevedibilmente in una zona del campo in cui non dovrebbe essere, oppure non lo noti mai per tutto il tempo, finchè non segna o non fa una giocata dal nulla. Ah, Layùn, e chi è questo? E’ un jolly assoluto: il Messico è sempre un osso duro ai mondiali e lui può esserne il giocatore chiave, specialmente dal punto di vista tattico. Contro l’Islanda (altra squadra pericolosa tra le meno quotate) ha segnato una doppietta nel travolgente 3-0 della Tricolor.

Miguel Layun | numerosette.eu

#6 Azmwho?

Parlavamo poco fa del Marocco. Abbiamo citato l’Islanda. E tra le piccole c’è anche l’Iran, finito in un girone di ferro ma qualificato ai Mondiali prima di tutte le altre. E tra le fila di questa piccola Nazionale c’è Sardar Azmoun: un attaccante vivace e molto forte che sa cambiare gli equilibri. E’ cresciuto in Russia, milita nel Rubin Kazan e cinque anni fa – quando lui aveva solo 18 anni – tutti i top club europei si sarebbero svenati per averlo. Nel prestito al Rostov di due stagioni fa, ha aiutato la squadra a raggiungere la prima, storica, qualificazione alla Champions League e da anni ormai è un punto fermo della Nazionale iraniana. Pensare che in 31 presenze ha segnato 22 gol, piazzandosi al quinto posto fra i marcatori di tutti i tempi dell’Iran, a soli 22 anni. Pochi giorni fa gli arabi hanno fornito una grande prova sconfiggendo l’Algeria, formazione ben più quotata, e indovinate chi ha segnato uno dei due gol? Azmoun. Il giocatore, proprio quest’estate, tra l’altro, è stato molto vicino alla Lazio.

Il gol di Azmoun conto l'Algeria | numerosette.eu
Lo stacco di Azmoun contro l’Algeria

#7 Total midfielder

Chi non muore si rivede. Era andato in America ma c’era ancora spazio per lui nel calcio europeo, forse era troppo presto per morire calcisticamente: è tornato al Bologna ed è di nuovo un punto fermo della Nazionale svizzera. Gol decisivo contro la Grecia, gol contro Panama. Blerim Dzemaili vive una nuova giovinezza calcistica dopo l’esperienza con i Montréal Impact e non sembra volersi fermare. Ancora non si sa se sarà tra i 23 di Vladimir Petkovic nella spedizione russa, ma di sicuro l’allenatore ex Lazio avrà di che pensare dopo le splendide performance del centrocampista di origine macedone in queste due amichevoli. Osservando questo doppio impegno, lo si definirebbe un centrocampista totale: aggressivo, bravo negli inserimenti e freddo in zona gol. Sarà Dzemaili il nuovo feticcio degli svizzeri?

Il gol da cineteca di Dzemaili | numerosette.eu

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