Marco Borriello, “er Dandi”

Anno 2016.

Nell’era più social di sempre, in cui apparire è più importante che essere ed una foto o un video valgono il doppio di una bella parola, è risorta dalle ceneri la Banda della Magliana, una versione 2.0 dello storico gruppo di criminali che dal 1975 ha comandato Roma e dintorni. Niente pistole, spaccio internazionale o regolamenti di conti: le armi che utilizzano per terrorizzare il mondo sono bastoni per selfie, video-selfieselfie.

La nuova “batteria” è composta da Christian Vieri, il Libanese, il capo indiscusso, il più carismatico con alle spalle un passato glorioso; accanto a lui Gianluca Vacchi, il Freddo decisamente “caliente”, lo sconosciuto venuto dal nulla e diventato un pezzo grosso della banda; infine, a completare il tridente che ha spopolato quest’estate sul web, Marco Borriello, il Dandi.

Il soprannome Dandi viene dal termine inglese “dandy”, coniato da Oscar Wilde per definire una persona sempre attenta al proprio aspetto, elegante, amante della vita così tanto da considerarla un’opera d’arte. Adesso vestite Marco Borriello di tutte queste caratteristiche e capirete perché, anche se continua a segnare all’età di 34 anni, verrà ricordato come tombeur de femmes piuttosto che come calciatore.

Marco Borriello è un Dandi tanto nella vita privata quanto nel calcio, uno che non si accontenta mai, uno a cui piace cambiare ma che ha sempre e comunque successo. E’ l’amico che alle superiori piaceva a tutte le ragazze e ne sceglieva una a settimana; è il compagno di squadra che avrebbe giocato pure bendato in qualsiasi squadra della provincia, che ogni estate veniva corteggiato da società di serie B rifiutate solo per mancanza di tempo. Quello da dedicare alle donne, ovviamente.

Premere il tasto verde per rivederlo a vita

L’unico ostacolo per il Borriello-calciatore è sempre stato il gossip, il suo essere così troppo Dandi da finire sui giornali più per le fidanzate che per le belle prestazioni. Ricordate la sua splendida annata 2007-2008 al Genoa, quella che lo consacrò come uno degli attaccanti italiani più forti in circolazione? Sicuramente si, ma sarà molto più facile per voi affiancare al primo Borriello Belen Rodriguez, fino ad adesso il suo trofeo più importante, la rovesciata più bella in concomitanza con quella all’Inter. Voi chi preferite?

borriello inter
…o lei?

Il Dandi, il viveur della banda, da quel momento ha cambiato tante maglie quante donne, lasciando il segno in ogni città.

Borriello ha scoperto la Milano rossonera, microcosmo adatto per conquistare le copertine patinate di “Chi” e per regalare ai tifosi qualche piccola soddisfazione, qualche capolavoro rimasto fine a sé stesso: le due rovesciate fotocopia contro Parma e Genoa rimangono ancora impresse nelle memorie degli amanti del calcio (andate direttamente al minuto 1:55 del video qui sotto). I profani del pallone invece, giustamente, si ricorderanno di Nina Senicar, letteralmente uscita fuori di senno per il Dandi.

Marco Borriello, dopo aver fatto impazzire anche i bianconeri di Torino con il gol al Cesena, è diventato per una notte l’ottavo Re di Roma. La città che nun vole capi, ma che tutti vogliono prendersi, Borriello se l’è conquistata con il suo colpo preferito, di testa. Quel gol fu indimenticabile perché sigillò lo striminzito 1-0 col Chievo e sancì la decima vittoria consecutiva per la Magica da inizio campionato, record tutt’ora imbattuto. Quella stagione fu sfortunata per Borriello, conclusa con quel solo acuto e con un’anonima avventura al West Ham. Per fortuna che il Dandi, all’asciutto, non ci rimane mai: vedere Madalina Ghenea per credere.

 Siamo noi, semmai, a rimanere a bocca asciutta

borriello chievo

Borriello è sempre stato criticato  per la sua vita privata, etichettato come attaccante dalle enormi potenzialità “che se non si confondeva con le donne e i giornali diventava il più forte di tutti” (classica chiacchiera da bar). Dopo l’esperienza oltremanica era stato dato per finito ma Borriello è riuscito a dimostrare, ancora una volta, di non conoscere la parola fallimento.

Ha cambiato tre maglie in due anni, come piace a lui, da vero “dandy”, tornando a fare a sportellate nelle aree di rigore di tutta Italia. Nella passata stagione è approdato in Emilia-Romagna ma non a Riccione, Rimini o in riviera: Borriello ha preferito la tranquillità e l’umiltà di Carpi, provando a salvare la neopromossa siglando 4 reti nella prima parte di stagione. Poi ha deciso di muoversi nuovamente, corteggiato a Bergamo dalla Dea nerazzurra che gli ha riservato delle belle sorprese: prima la salvezza, infine la doppietta alla Roma, vendetta sentimentale contro una delle tante ex.

Adesso, dopo l’estate di fuoco ad Ibiza, il Dandi è tornato a fare strage sul campo oltre che sui social. Nuova avventura, stessa abitudine: il Cagliari l’ha accolto a braccia aperte e lui ha ripagato la fiducia come sa fare, a suon di gol. Nella sconfitta contro il suo Genoa Borriello ci ha messo la testa, come al solito, avvicinandosi al traguardo agognato dei 100 gol in serie A.

La rete più bella la sta siglando, ovviamente, nella vita privata: il “ritorno di fiamma” Belen rappresenta il suo primo amore, un po’ come il Grifone. Il vizio delle donne ha sempre superato quello per il gol, forse per questo Borriello è stato spesso sottovalutato, dato per spacciato con il passare degli anni. Ogni volta però, tra una maglia e l’altra, tra un’acrobazia e un gol di rapina, Borriello ha fatto il suo lavoro come si deve, si è rivelato fondamentale e immortale.

D’altronde il Dandi è fatto così: è l’uomo che riesce in tutto quello che fa ma che non sarà mai il capo della banda solo perché non ha tempo.

Quello, ovviamente, deve dedicarlo alle donne.

borriello

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