Les Pol

Never thought that you would be

 Standing here so close to me

 There’s so much i feel that I should say

But words can wait until some other day…

Inizia così “It’s Been Long Long Time“, una delle più famose canzoni di Lester William Polfuss, arcinoto chitarrista statunitense, meglio noto come Les Paul.

But words can wait until some other day…” , mai frase fu più azzeccata per “Les” Pol Lirola, giovane calciatore iberico, nato a Mollet del Vallès nell’agosto del ’97 e cresciuto a dolci e tanto, tanto pallone.

Perché questo accostamento?

Le parole nei confronti del giovanissimo calciatore possono attendere ancora qualche giorno, qualche mese, forse anche qualche anno perché, per Pol, il lungo viaggio ha appena preso il via; come lo storico chitarrista, che prima di ideare l’omonima Gibson Les Paul ha suonato l’armonica a bocca e il banjo.

Come si capiva che Les Paul avrebbe fatto la storia della musica, così possiamo auspicare un gran futuro per il terzino in prestito al Sassuolo, perché non è da tutti mettere a segno una rete come quella che ha permesso ai neroverdi di andare in vantaggio contro l’Athletic Bilbao nella prima gara della fase a gironi della UEFA Europa League.

Se qualcuno mi chiedesse di descrivergli Lirola farei vedere senza dubbio questo video. Pol può essere tranquillamente considerato come un insieme di tenacia, determinazione e – perché no – quel pizzico di follia che non guasta mai per pensare di poter scardinare una difesa rocciosa come quella basca. Ad osservare di nuovo il suo capolavoro, però, si nota come tutta l’azione sia contornata da una tecnica sopraffina, una classe che emerge quando Lirola conclude con un preciso sinistro sul secondo palo, lui che è destro. Un mix tra rock ‘n’ roll e musica classica.

Ma andiamo a ripercorrere assieme le tappe della brevissima carriera di Pol.

Tutto ha inizio nell’Espanyol, squadra del cuore paterno.

Nelle giovanili blanquiblaus il potenziale si inizia ad intravedere quasi subito: la forza in fase di spinta di Pol è devastante, tanto da essere paragonato a Lichtsteiner, terzino svizzero della Juventus. Tutto ciò attira proprio i dirigenti della Vecchia Signora che – in un battito di ciglia, strappandolo alla forte concorrenza di Barcellona e Manchester City – lo prendono in prestito e gli offrono l’opportunità di giocare, sempre tra le giovanili, sotto la Mole Antonelliana.

A proposito di Lichtsteiner, il giovane terzino dichiarò così al canale ufficiale della Juventus:

Lichtsteiner è un mio modello, è un grande terzino destro. Osservo sempre come fa la fase difensiva, cerco di imparare da lui e spero, un giorno, di arrivare ai suoi livelli.

Ecco in arrivo un ulteriore rinforzo per la primavera di Fabio Grosso, uscita malissimo nel girone di Youth League. Secondo l’ex terzino Campione del Mondo Lirola “spinge come nessuno a quell’età“: chissà se dicevano la stessa cosa i fan di Les Paul, quando anche lui era alle prime armi.

Nell’anno e mezzo disputato in primavera mostra tutte le sue qualità, soprattutto in fase offensiva. Conclude quest’esperienza con all’attivo 3 gol e 9 assist, dimostrandosi molto importante sia in campionato che in coppa. Inoltre, contribuisce a far vincere per la nona volta il famoso e prestigioso Torneo di Viareggio, ma purtroppo perde la finale di campionato contro la Roma di Alberto De Rossi al Mapei Stadium, la casa che da lì a pochi mesi lo avrebbe accolto a braccia aperte.

Infatti, quest’estate, la Juventus ha deciso di mandarlo a farsi le ossa in Emilia-Romagna, nel Sassuolo che lo ha acquisito in prestito secco per due anni. Pol è chiamato adesso a salire sul palcoscenico dei grandi vestendo una camicia di seconda mano, di colore nero e verde.

Eusebio Di Francesco lo ha messo subito alla prova a Belgrado contro la Stella Rossa, nella partita che ha qualificato la squadra del patron Squinzi alla fase a gironi dell’Europa League.

Ma l’inizio della consacrazione per il gioiellino spagnolo è avvenuta ieri sera, sempre in Europa League, stavolta contro un avversario un pelino più forte della compagine serba: l’Athletic Bilbao.

Pol non si è fatto attendere e ha mostrato al pubblico tutte le sue potenzialità, tutta la sua classe, senza ansie da prestazione. La testimonianza è il gol che ha messo a segno davanti agli occhi pietrificati e abbagliati dei tifosi baschi che, oltre ad essere il suo personale e fantastico manifesto, è anche la prima rete ufficiale del Sassuolo in una competizione europea (preliminari esclusi).

Ieri il Mapei Stadium lo ha visto gioire e sorridere, cosa che non è accaduta – invece – pochi mesi fa. Chissà che questo sorriso non diventi uno dei tanti per Lirola con la maglia del Sassuolo; il sorriso di chi, a fine canzone, in piedi sul palco, sa di aver conquistato tutti. Pol ha attirato tutti gli occhi su di sé, con quell’essere un pò rock e un po’ classico, con la sfacciataggine di chi ha 19 anni ma tanta voglia di correre. E questo è solo l’inizio.

Intanto sinceri complimenti caro Pol. Show must go on!

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