Sabato 27 Febbraio 2016, Tolosa
Siamo allo Stadium Municipal e sono le 21.45.
Sono percepiti 8ºC e allo stadio sono presenti quasi 12.000 spettatori. Il Toulouse Football Club (abbreviato in téfécé dai propri tifosi) sta vincendo 1-0 contro il Rennes, in una sfida da dentro o fuori per una lotta salvezza che, a dieci turni dal termine della Ligue 1 sembrava quasi compromessa. “Fortuna che c’è Wissam Ben Yedder”, si mormora tra gli spalti. Il talento di casa aveva infatti portato in vantaggio i viola pochi minuti prima, al 78′. Mancano pochi secondi al 90′, il quarto uomo alza la lavagna: cinque minuti di recupero. Ancora cinque minuti di sofferenza per i toulousains.
Sabato 27 Febbraio 2016, Tolosa, Stadium Municipal
Sono le 21.52. La partita è terminata 1-2 per il Rennes, che con due gol nei minuti di recupero ha clamorosamente ribaltato il risultato, trascinando di peso il Tolosa nell’inferno più totale: a dieci partite dalla conclusione del torneo i viola si trovavano ormai al 19º posto con soli 22 punti e 10 infinite lunghezze dal 17º, traguardo minimo per il mantenimento in Ligue 1. Il gioco espresso è pessimo, Ben Yedder da solo non potrà fare miracoli. Il destino del Téfécé sembra ormai scritto.
Oggi è Venerdì 7 Ottobre, il Tolosa è 4º in Ligue 1, con 14 punti raccolti in 8 incontri, con un gioco piacevole, concreto e umile che ha dato fastidio a tutti: è di dieci giorni fa l’incredibile vittoria per 2-0 allo Stadium contro il PSG di Unai Emery. No, non vi stiamo prendendo in giro, è la pura realtà. E allora, cosa è successo di così miracoloso in questi ultimi sette mesi nella città rosa?
Come abbiamo già detto, dopo quella gelida notte di fine febbraio dell’anno scorso, al Tolosa avrebbe dovuto avviarsi una vera e propria rivoluzione prima che non fosse troppo tardi (e forse già lo era). Il presidente, Olivier Sadran, decise di ringraziare il mister Dominique Arribagé e di chiamare un uomo carismatico, intenditore di calcio, ma soprattutto abituato a situazioni estreme. L’identikit portò al nome di Pascal Dupraz, l’uomo che fece arrivare l’Evian Thonon-Gaillard dagli amatori al paradiso della Ligue 1 in pochi anni. Il compito non era per niente semplice, qualcuno lo avrà sicuramente definito un’estrema forma di masochismo, ma, se ci pensate bene, da perdere c’era poco. L’avventura di Dupraz a Tolosa cominciò il 28 Febbraio 2016.
La settimana dopo il TFC è ospite di un OM irriconoscibile durante tutto l’anno: una preda non facile, ma neanche imperforabile. Il nuovo coach lavora tutta la settimana, ma a Marsiglia non potrà esserci a causa di un’improvvisa ma non grave malattia. La sua squadra strappa un pareggio al Vélodrome, il Reims perde 2-0 a Lille. Passa un’altra settimana e il Tolosa umilia il Bordeaux per 4-0, mentre il Reims pareggia a Monaco 2-2. Dopo appena due settimane, sono già tre i punti guadagnati ai rivali per la permanenza in Ligue 1, con ancora 8 giornate da disputare. In occasione della 31ª giornata arrivano due sconfitte per entrambe le squadre: i distacchi rimangono invariati ma le occasioni rimanenti diminuiscono: mancano ormai sette partite, non si può davvero più sbagliare, e i giocatori lo sanno: il weekend successivo gli uomini di Dupraz ne rifilano prima due al Caen in casa, poi 4 al Bastia prima di accontentarsi di un pareggio a Lorient. Un totale di 7 punti che aiuta a ridurre ulteriormente il gap dal Reims che in tre partite ne raccoglie solo 3: la zona salvezza dista ora solo 3 lunghezze. Il miracolo è fattibile.
Agli allenamenti si respira un’altra area, il clima è più disteso e i rapporti tra i giocatori e lo staff sono ottimi. “Pascal Dupraz ha apportato serenità all’interno del gruppo, un modo di viverlo nuovo, per stare uniti, da noi giocatori ai fisioterapisti e a tutti i membri dello staff tecnico. È un combattente, ci trasmette quella grinta, quel carattere e quella forte personalità che ci era mancata fino ad ora. Con noi è rigoroso ma trova tempo anche per scherzare. Questo, al gruppo, fa solo bene. C’è il tempo per lavorare duro e il tempo per ridere insieme e fare gruppo” racconta Akpa-Akpro prima del rush finale per dare speranza e unità a tutto l’ambiente. “Conosce questo genere di situazione. Con l’Evian era abituato a lottare per la salvezza. Per noi giovani è la prima esperienza di questo tipo, e avere un mister abituato a queste circostanze, che sa come e dove lavorare, ci dà molta fiducia e tranquillità“, spiega Tisserand. Insomma, il presidente Olivier Sadran aveva scelto bene: il campo e i giocatori stessi ne stanno dando le riprove. A quattro giornate dalla fine la salvezza era vicina soli tre punti: Tolosa spruzza fiducia ed entusiasmo da tutti i pori, e questo, se si pensa al clima che vi si respirava solo un mese fa, definirlo miracolo sarebbe forse riduttivo.
35ª giornata di Ligue 1: il Reims perde nell’anticipo del venerdì contro il Nizza per 2-0, per il Toulouse è già una prima occasione per agganciarli definitivamente. Ma anche per i viola, l’avversario è tutt’altro che semplice: allo Stadium il Lione la sbanca per 2-3. Niente di grave, nessun ulteriore punto perso, ma ormai mancano solo tre partite.
Il sorpasso arriverà solo due settimane più tardi: in occasione della 36ª giornata il Reims si piega nei minuti finali contro il Montpellier (2-3), i viola pareggiano in casa dei verdi (Saint-Etienne) 0-0: un altro punto rosicchiato, ma continua a non bastare. Le lunghezze restano due, come le giornate rimanenti. Pascal Dupraz inizia a lavorare anche sull’aspetto psicologico dei suoi ragazzi: un gruppo giovane, in alcuni casi anche legittimamente acerbo per affrontare determinate situazioni, aveva, ora più che mai, bisogno dei consigli, degli aiuti e degli stimoli giusti da parte del proprio condottiero.
37ª giornata, mancano 180′ al termine di un campionato che in alto è già scritto da qualche mese, ma che nei piani bassi, come avrete potuto accorgervene, regala le ultime emozioni vere. Il Téfécé ospita il Troyes, una delle più scarse compagini apparse nei terreni dell’élite del calcio francese (chiuderà all’ultimo posto con 18 punti, tre sole vittorie, 26 sconfitte, 28 gol fatti e 83 subiti, la differenza reti la lasciamo a voi). Lo Stade de Reims è ospite del Marsiglia al Vélodrome. Sono le 22.15 circa: contemporaneamente nei due campi vi è il vero colpo di scena. Il Tolosa si porta in vantaggio con Oscar Trejo e pochi minuti dopo Michy Batshuayi crocifigge il Reims: 1-0 per l’OM. Non cambierà più niente: il Tolosa vince, il Reims perde. Il sorpasso è ormai effettuato.
Ma mancano ancora 90′, e il calcio, lo sappiamo tutti, può riservare brutti scherzi. “Campionato finisce quando arbitro fischia la fine dell’ultima partita”, forse il grande Vujadin Boškov avrebbe concentrato così i propri ragazzi, se si fosse trovato nei panni di Pascal Dupraz, negli spogliatoi prima dell’ingresso in campo nell’ultimo incontro di campionato. In quel momento, tutto era nelle mani dei toulousains: dopo esser riusciti a compiere un miracolo, dopo aver recuperato 12 punti in 9 giornate al Reims e aver afferrato la salvezza con la forza, non era il caso di lasciarla andare ora.
Un grande mister si vede in questi momenti. Non si è bravi solo a trovare gli schemi e le tattiche giuste, in certi casi non servono le lavagnette, servono solo le parole, quelle giuste, quelle che ti restano impresse, che ti motivano, che a volte ti emozionano, quelle parole di cui hai bisogno prima di entrare in campo da eroe. E allora vi esortiamo vivamente ad ascoltare il discorso che il grande Dupraz ha fatto ai suoi ragazzi prima di Angers-Tolosa (con incluso il gol vittoria di Bodiger all’80’ su calcio di punizione):
Ebbene sì, il Tolosa si è salvato in questa incredibile maniera. E pensare che anche nell’ultima partita, quando ormai il più sembrava fatto con il sorpasso al Reims la settimana precedente, i viola erano riusciti a complicarsi le cose: l’Angers era in vantaggio fino al 78′ per 2-1. Ci ha dovuto pensare prima Martin Braithwaite a pareggiare i conti, poi Bodiger su punizione per mettere il lieto fine ad una storia incredibile. Una storia il cui protagonista ci insegna che con convinzione, anima e corpo niente è veramente impossibile.
Il Tweet dall’account ufficiale del club: “Ce l’abbiamo fatta!”
ON L'A FAIT. #SCOTFC pic.twitter.com/WvOgvtYxNV
— Toulouse FC (@ToulouseFC) May 14, 2016
Il Tolosa quest’anno, almeno per adesso, se la passa discretamente bene: al 4º posto con 14 punti, addirittura in zona europa. E pensare che il gioiellino di casa, quel Wissam Ben Yedder che risolveva le partite, se n’è pure andato via: ci ha pensato Monchi (D.S. del Siviglia) a strapparlo da una realtà ormai troppo piccola per le sue doti. A rimpiazzarlo sono arrivati Ola Toivonen, un Ighli Tare della Ligue 1, per intendersi, e il giovane Odsonne Edouard in prestito dal PSG. Possiamo quindi dire che, seppur non inferiore all’anno scorso, di certo la rosa non si è migliorata, al contrario dei risultati, ancora sorprendenti.
È la legge di Pascal Dupraz: con il talento e basta non arrivi da nessuna parte, la fame di vittoria può togliere ogni limite, e allora qualsiasi sogno può essere realizzabile.