Invisibili: Cyril Théréau

Cyril Théréau è un giocatore prezioso al fantacalcio. Durante l’asta degli attaccanti passa inosservato, verso la fine, nel disinteresse generale mentre ci si gongola dei grandi nomi acquistati. Di fatto è un ripiego, viene pagato poco, nella tua mente non rientra come titolare inamovibile e non è un colpo che entusiasma la tua fantasquadra. Cyril Théréau al fantacalcio serve come il pane, ma non te ne rendi conto.

Proiettiamolo nel calcio reale: Cyril Théréau è un calciatore di 34 anni giunto alla sua ottava stagione in Serie A. Agile, tecnicamente dotato, con un buon fiuto del gol. Non è una prima punta classica, non è neanche un trequartista. Può giocare esterno ma non è propriamente il ruolo che gli si addice. Si esalta nella ricerca degli spazi: si muove tra le linee e detta la profondità, lo fa molto bene. Ad una squadra di metà classifica serve come il pane.

Thereau su instagram | numerosette.eu

Cyril Théréau ha una sua crew e con il quad fa scorribande nel deserto

Cyril Théréau è invisibile

Thèrèau ha giocato in Champions League con la maglia dello Steaua Bucarest. Aveva ventitre anni e ne è diventato un idolo passeggero della tifoseria, mettendo a segno una tripletta nel derby contro il Național București. Ha giocato al Bernabeu contro il Real Madrid.

Secondo transfermarket ha una valutazione di 1,5 milioni di euro, che è poi la cifra con cui la Fiorentina si è assicurata le sue prestazioni questa estate. Lo ha fatto nell’indifferenza generale, oscurato dall’acquisto del Cholito Simeone, suo partner d’attacco che ha segnato soltanto un gol in più del francese fino ad ora.
Quando Théréau non gioca, la Fiorentina perde. È accaduto contro Inter, Sampdoria, Crotone e Roma. Nel corso della sua carriera, la sua posizione in campo è lievemente arretrata, allontanatosi in modo graduale dalla porta. Arrivato in Italia grazie al Chievo, viene presentato come una seconda punta eclettica. Corini gli ha ricamato un ruolo da rifinitore in una squadra a trazione posteriore, per agire tra la prima linea difensiva avversaria alle spalle di Paloschi o Pellissier.

Quando arrivò in Italia era praticamente uno sconosciuto, uno di quei nomi che leggi nelle formazioni ad inizio anno e che pensi sia destinato ad essere una meteora del nostro Campionato. A distanza di sette anni dal suo approdo in Italia, Cyril Thereau è uno dei protagonisti dell’attuale Serie A, senza mai dare la sensazione di poterlo far credere ai più. Nella classifica dei marcatori dal 2012 ad oggi, Cyril Théréau è al sesto posto, questi sono i primi sette:

  1. Gonzalo Higuain – 104 gol
  2. Mauro Icardi – 98 gol
  3. Ciro Immobile – 69 gol
  4. Dries Mertens – 61 gol
  5. Paulo Dybala – 58 gol
  6. Cyril Théréau – 57 gol
  7. Antonio Di Natale – 56 gol

In questa classifica Théréau è invisibile. Davanti a lui soltanto i migliori giocatori dell’attuale campionato, che oggettivamente non possiamo paragonare al francese come valore generale e caratura internazionale. Dopo di loro, però, c’è lui. Più gol di Dzeko, più di Insigne, più di Belotti.

Cyril Thereau con la maglia del Chievo | numerosette.eu

In un’ipotetica classifica dei giocatori più tatuati della Serie A, Théréau rientrerebbe di sicuro tra i primi sette. Ne ha più di trenta, il più distintivo è senza dubbio quello più romantico. Le labbre della moglie sul collo.

Del Théréau antecedente all’esperienza italiana conosciamo ben poco. Nato a Privas, città del marrons glacés, ha intrapreso la sua carriera calcistica nella regione della Loira con le maglie dell’Orleans e dell’Angers, attraversando la Francia in diagonale da sud-est a nord-ovest.
Ma la vera patria calcistica del francese è la Pro League belga: dove con lo Charleroi si è messo in luce, fino ad essere notato dagli osservatori dell’Anderlecht. Il tempismo è sempre stato un suo nemico, specialmente in giovane età, giunto al club fiammingo in un momento storico avaro di successi e di particolare appeal internazionale. Di quella squadra facevano parte anche Lucas Biglia e un adolescente Omar El Kaddouri.
Del passato di Théréau all’Anderlecht, si può ammirare un video su you tube fatto con una raccolta di foto.

Soundtrack: Britney Spears – Give me more

Una richiesta dei tifosi o mera scelta di genere? A voi il beneficio del dubbio.

#77

Il suo numero di maglia è il 77, su consiglio di suo fratello, modesto calciatore che milita nei campionati francesi minori. Non si è ben capito il motivo per cui usa questa numero, che a Bergamo significa una sola cosa: Cr 77, ovvero Cristian Raimondi, ritiratosi alla fine della scorsa stagione. Anche se questa è un’altra incredibile storia.

Ha anche un tipo di esultanza particolare: separa il mignolo e l’anulare dal dito medio e dall’indice. Théréau fa anche gol molto belli, nelle movenze è un giocatore bello da vedere, pensa il calcio da esteta del gioco. Tutte queste caratteristiche, piuttosto singolari, marcano l’identikit di un giocatore differente. Evidenziando un certo anti-conformismo nello stare dentro e fuori dal campo, che, a differenza di altri, nel suo caso non produce alcun effetto.
È uno di quelli che, erroneamente, si pensa siano arrivati tardi alla ribalta, con fame di dimostrare e perfettamente coscienti del mondo che li circonda. Il mondo della provincia, quello fatto di poche e intense soddisfazioni personali, di momenti difficili e di stipendi modesti in un panorama prosperoso.

In questa dimensone però ci è finito rimanendone ancorato, senza aver avuto nessuna occasione per alzare l’asticella, senza alcuna grande opportunità, senza nessun tipo di sliding doors. Delle tre maglie italiane indossate finora: Chievo, Udinese e Fiorentina, ha finito per esserne sempre un titolare indispensabile, sovvertendo i ranghi di partenza. Agli allenatori piace molto, è molto duttile ma al tempo stesso dispone di un repertorio tecnico vasto, che sfrutta in modo efficace senza quasi mai essere aleatorio e fumantino.

Thereau esultanza | Numerosette.eu

Il curioso caso di Cyril Thérèau

Théréau è giunto nella fase finale della sua carriera, che per la stragrande maggioranza dei calciatori significa inevitabilmente rendimento in calando. Il curioso caso di Cyril Théréau vuole invece che il francese sia nel pieno della padronanza dei propri mezzi tecnici, assistiti da una maturità mentale ormai consolidata, per un trentaquattrenne che anche fisicamente dimostra qualche anno in meno dei suoi dati anagrafici.

Statistiche Thereau | numerosette.euDati: Sofascore

Analizzando le statistiche delle ultime tre stagioni, le prime due con la maglia dell’Udinese, il suo apporto e la sua incisività nel match sono migliorati in quasi tutti i parametri. La proiezione dei dati della stagione in corso è molto incoraggiante. L’elemento più significativo che si evince è sicuramente il suo miglioramento nei passaggi chiave, a cui va data una spiegazione tattica nella nuova posizione che Stefano Pioli gli ha disegnato nel 4-3-3 della Fiorentina.

Il francese gioca leggermente più lontano dalla porta rispetto ad Udine, dove raccoglieva le sponde di un catalizzatore d’area di rigore come Duvan Zapata e agiva da seconda punta. Nonostante ciò, a Firenze, la sua media gol è visibilmente migliorata, frutto di un suo inserimento nel contesto offensivo dei viola che sembra funzionare benissimo.

Assist di Thereau | Numerosette.euIl gol del definitivo 3-0 contro il Sassuolo di qualche giornata fa, evidenzia come il gioco di Théréau sia complementare a quello di Federico Chiesa. Taglio in profondità sfruttando una verticalizzazione del francese, che intravede una linea di passaggio nella difesa avversaria. Una ripartenza letale che esalta le caratteristiche di entrambi. Un’arma interessante per Pioli che gli permette di sfruttare gli esterni alti con una reciproca funzionalità, essendo due giocatori molto diversi fra loro.

Gol di Thereau | Numerosette.eu

Il gol contro l’Udinese premia il lavoro del tridente di Pioli, che sembra aver assimilato schemi e movimenti basilari, ma piuttosto efficaci. Questa volta è Chiesa in versione assist-man: cross al centro per la testa di Simeone, movimento a tagliare il primo palo di Thèrèau che riceve la sponda del Cholito, sfruttando una marcatura non proprio irresistibile.

La Fiorentina è una squadra con un discreto tasso tecnico, che non disdegna una certa ricerca della costruzione della manovra, ma sa adattarsi anche alle situazioni della partita.
Una squadra che sta iniziando un ciclo nuovo e non ha particolari pretese in questo campionato. In sostanza ha poco da perdere e tanto da guadagnare: il contesto ideale per Cyril Théréau. Un giocatore che può ancora togliersi qualche soddisfazione nella nostra Serie A, nonostante l’età avanzata. Uno di quelli che ricorderemo con il sorriso fra una ventina d’anni, un oggetto di culto tra i bomber dimenticati.
Un attaccante che sta inavvertitamente scandendo il nostro tempo calcistico, del quale, difficile comprenderne i motivi, a nessuno sembra importare più di tanto.

 

 

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