Approcciarsi ad una nuova categoria, per una neopromossa, non è mai semplice. Chiedetelo al Foggia e ai suoi tifosi.
Nell’arco di pochi mesi si entra a far parte di un mondo completamente nuovo, in cui cambiano le squadre avversarie, gli stadi, i colleghi, il tipo di gioco, le pressioni dell’ambiente e tante, tantissime altre cose. Salvo rare eccezioni, affrontare queste difficoltà tutte insieme non è quasi mai facile, e non lo è stato neppure per i rossoneri, tornati finalmente in Serie B 19 anni dopo l’ultima apparizione.

La risalita del Foggia
Due sconfitte in trasferta per 5-1 nelle prime tre giornate, subite rispettivamente da Pescara e Avellino, intervallate da uno sfortunato pareggio casalingo contro la Virtus Entella. Un inizio shock, che avrebbe potuto abbattere il morale di chiunque, a maggior ragione di una squadra che si affaccia in un campionato nuovo e non è ancora del tutto conscia delle proprie possibilità. Col senno di poi, si può dire però che queste due batoste siano servite ai rossoneri, che a partire dal match contro il Palermo hanno iniziato a prendere le misure con la nuova categoria. Da quel momento in avanti, nonostante un calendario non proprio amichevole, sono scaturiti ben 5 risultati utili in 6 partite, con una sola sconfitta sul campo dell’Empoli capolista in solitaria. I due successi contro Carpi e Perugia, così come l’ottimo pareggio contro il Palermo, sono degni di nota poiché ottenuti contro squadre partite con ambizioni di promozione, a cui il Foggia ha dimostrato di poter tenere testa.

La teoria degli equilibri
“Questa è una squadra che ha fatto cose che mai nessuno aveva fatto, irripetibili. Questo però non significa che in maniera scontata saremo protagonisti in B. Le neopromosse che fanno bene non ci devono buttare fumo negli occhi. Non possiamo sbilanciarci o fare dei proclami. Il mio pensiero resta la salvezza e dobbiamo raggiungerla il più presto possibile. La serie B è un campionato difficile dove serve tanto equilibrio sia in campo che fuori”
Giovanni Stroppa
Per raggiungere gli obiettivi definiti a inizio stagione, Stroppa tenterà di correggere qualche cosa nell’assetto della squadra, che si fa apprezzare soprattutto in fase offensiva ma appare troppo fragile quando si tratta di difendere. I numeri di queste prime 9 giornate non possono essere del tutto esaustivi, ma aiutano a comprendere la particolare condizione dei Satanelli: mentre l’attacco si classifica dignitosamente come l’ottavo della categoria, la difesa figura invece come la peggiore del campionato. Emerge con chiarezza, insomma, una forte discrepanza nell’interpretazione delle due fasi, aspetto che da queste parti non può che riportare alla mente i bei tempi di Zemanlandia. Le ultime stagioni ci hanno però insegnato che in campionato così equilibrato come la Serie B, avere una buona fase difensiva può permettere di ambire a risultati inaspettati.

Nella statistica pesano molto le goleade subite nelle prime uscite, vero, ma va sottolineato che anche nelle successive giornate la squadra pugliese non è mai riuscita a chiudere una partita a reti inviolate. Viceversa, l’attacco è l’unico della Serie B (insieme a quello dell’Avellino) ad essere andato sempre a segno, sorretto dall’esperienza del salernitano Mazzeo, assente a questi livelli dalla stagione 2009-10 (ma nessuno lo direbbe), il quale ha posto la sua firma su 5 reti delle 14 totali. Il buon lavoro fatto da Mazzeo e compagni in fase di costruzione viene però spesso offuscato dalle amnesie commesse in fase di ripiegamento. La squadra ha sempre dimostrato di essere volenterosa e determinata, mostrando al contempo un eccessivo disordine in fase difensiva. Stroppa sta cercando di trovare la giusta coordinazione tra le due fasi, offensiva e difensiva, aspetto che sarebbe fondamentale per disputare un buon campionato e rincorrere l’obiettivo della permanenza in B senza troppi affanni. Sarà quindi necessario trovare un assetto più coperto e meno sbilanciato, anche catenacciaro qualora dovesse servire, in modo da limitare il più possibile gli errori e valorizzare il buon lavoro fatto da centrocampisti e attaccanti.
La ricerca della felicità
Nonostante le buone, recenti prestazioni, la classifica in questo momento non può ancora sorridere. I rossoneri si trovano nella parte bassa in piena zona play-out, ma ricordiamoci che in un campionato così equilibrato può bastare un ciclo di vittorie per sovvertire la situazione. Il Foggia è infatti nella paradossale situazione di avere soltanto 3 punti di vantaggio rispetto all’ultima posizione, attualmente occupata dal Cesena, e allo stesso tempo dista appena 5 punti dal secondo posto.
Proseguire questo buon momento potrebbe consentire di risalire velocemente la graduatoria e portarsi in una posizione meno pericolosa. Una classifica così corta è inusuale, considerando che siamo ormai giunti alla nona giornata, e sulla carta può permettere a ciascuna squadra di mutare rapidamente le prospettive del proprio campionato. Ragion per cui sarà fondamentale il rendimento delle prossime giornate, che potranno dirci se al Foggia toccherà trascorrere una stagione di patimento oppure se potrà divertirsi spensierato.
????????️ C'è una nuova capolista, l'@EmpoliCalcio di mister #Vivarini. La classifica della #SerieB ConTe.it alla 9^ giornata. pic.twitter.com/jAf2jpfyBA
— Lega B (@Lega_B) October 16, 2017