Fornire al lettore contenuti sempre al passo, veritieri, ma sopratutto culturalmente appaganti, che facciano se possibile aumentare passione e curiosità in ognuno di voi.
Renato Tubere, è impiegato in un Hotel del centro di Torino, giornalista e cronista free lance per agenzie che si occupano di Toro, Juve e Auxilium Cus Torino (basket) e tifoso rossonero fino a 3 anni fa (ha smesso di seguire il Milan perché disgustato dalla gestione di Galliani). Simpatizza da sempre per il Toro grazie a suo papà, acceso sostenitore del Grande Torino perito a Superga e ha scelto di raccontarci, nello spazio che segue, curiosità storia e aneddoti proprio suoi e di Italian Blue Moon, branch italiana che segue le gesta del Manchester City.
Come mai il City, cosa rappresenta per te il club e come, quando e da cosa nasce “Italian blue moon”
Citizen da un giovedì pomeriggio a San Siro per un Milan-City andata dei sedicesimi di Coppa UEFA. Era in ottobre ed era il 1978: arrivai in curva sbagliando settore a gara quasi cominciata, mi trovai in mezzo ai Blue Mancunians per caso ed è stato amore (calcistico e per la città di Manchester) a prima vista!
E quindi di li a poco nacque anche Italian Blue Moon o passò ancora del tempo?
No, amico mio! Ci volle il 2007 e il grande successo di Facebook a far sì che i tanti supporter del City sparsi nella penisola si unissero nella branch ufficiale italiana denominata appunto “ITALIAN BLUE MOON”!
Un progetto del genere immagino costruisca le propria fondamenta o basi su cordialità, fratellanza ed educazione o rispetto, oltrechè smisurata passione. Quali sono quindi i principi per coesistere in un gruppo del genere? Dato che siete quasi in 1200!
Alla base c’è fiducia e rispetto reciproco fra il sottoscritto e una ventina di Citizens italiani che si recavano alle partite del club all’inizio senza sapere l’uno dell’altro! Ora i regolari, cioè quelli che salgono su a Manchester 3/4 volte l’anno, sono ben 94!
Immagino che fra questi “regolari 94” vi siano anche diversi ragazzi. Cosa ti senti di dire a quest’ultimi o nuove leve, che si avvicinano o si sono avvicinati al club in momenti molto più rosei rispetto a quelli vissuti però sempre con orgoglio, nel passato? Queste nuove leve, a parer tuo, dimostrano realmente di sapere del periodo nero vissuto dai citizens nei tardi anni 90? Sanno di tifare o simpatizzare anche la prima squadra trionfante in una competizione europea a retrocedere in “third division”?
Siamo tre generazioni di Skyblues legati indissolubilmente alla Luna Blu di Manchester! Tra noi c’è chi è stato a Maine Road, il favoloso stadio purtroppo buttato giù in nome della speculazione edilizia 15 anni or sono e denominato la Wembley del Nord! Ma c’è anche chi ha la maglia del City come una seconda pelle per l’amore verso gli Oasis!
C’è anche chi ha scelto il Man City dopo aver visto il bellissimo film per l’infanzia Jimmy Grimble, premiato al Giffoni Film Festival nel 2002 come miglior pellicola straniera! Ma, in generale, quel che ci unisce è la voglia di divertirci, di scherzare fra noi evitando soprattutto che il tifo per una squadra italiana inquini la passione per il City!

Abbiamo accennato ai momenti forse più brutti, calcisticamente parlando, della storia del City, togliendoci un grosso peso dalle spalle. Passiamo quindi ora a raccontare e ricordare qualcosa di semplicemente indimenticabile! Quali sono o qual’è secondo te i/il momenti/o più belli in assoluto della storia del club?
Due su tutti:
Altra domanda INEVITABILE: cosa mi dici riguardo l’eterna rivalità con l’altra parte di Manchester? Come nasce, cresce e prosegue negli anni? E’ davvero cosi’ accesa come sembra? Lontana parente, immagino di quella fiacca e sempre più, a parer mio, finta, che si ammira in Italia fra Inter e Milan?
Fra noi e loro esiste una differenza fondamentale e poco conosciuta qui in Italia. Noi siamo il club del popolo e soprattutto della stragrande maggioranza di chi abita a Manchester (70%). Loro sono una multinazionale del pallone, che raccoglie il suo consenso soprattutto nel resto della Gran Bretagna e nelle zone del globo dove nei primi Anni ’90, in barba a qualsiasi legge sui diritti tv, vendettero casa per casa la loro pay tv con la diretta di tutti i loro match. Potevano permetterselo perchè dal 1993 fino all’arrivo di Abramovich nel Chelsea dieci anni dopo, agirono nel calcio britannico un po’ come il Bayern agisce in Germania o Real e Barca agiscono in Spagna: esercitando un controllo ferreo e in esclusiva.
La tua prima volta in uno stadio inglese?
La mia prima volta fu per un indimenticabile City-West Ham dell’ottobre 2005. Si giocò di domenica pomeriggio, pareva estate e assieme ai miei amici Blue Mancunians la sera prima eros tato a Old Trafford a vedere la finalissima dell’Union Rugby (rugby a 13) con l’esibizione, prima della gara, di una delle mie band preferite: i leggendari Madness! Il City quel giorno vinse agevolmente 2-0 ma, al di là della gara, ricordo l’emozione ad essere in curva, in mezzo a un muro di folla che ritmicamente, a tempo debito, cantò per tutti i 90 minuti! Che esordio indimenticabile, credimi!
Pensi che il City possa arrivare a dire la sua anche in Champions? Competizione che la consacrerebbe definitivamente nell’impero delle grandi europee. Poi, una curiosità personale: un giudizio sulla campagna acquisti a detta di molti ignorantoni, faraonica, del club? Te la senti di sbilanciarti andando contro corrente ed affermando che in realtà la politica economica della società è assolutamente e totalmente sana, fondata su idee concrete e progetti allettanti ed interessanti?
Questo City a mio parere è più squadra per gara a tappe, come il campionato, che per manifestazioni come l’attuale Champions! C’è un certo distacco fra i tifosi lassù riguardo al sogno della proprietà del club di arrivare ai vertici del calcio mondiale. Si preferisce ancora oggi primeggiare in patria.
Auspici per il futuro? Sia per Italian Blue Moon che per il club vero e proprio?
Riguardo a Italian Blue Moon mi aspetto che continui ad essere una comunità di belle persone prima ancora che di grandi tifosi della Luna Blu di Manchester. Con gli anni altri fan si accosteranno a noi e io pretendo che i nuovi come i vecchi tifosi siano innanzi tutto veri sportivi, possibilmente dotati di humour che faccia loro accettare sia le vittorie più belle che le sconfitte più brucianti. Sempre all’insegna della scoperta del calcio inglese, dell’Inghilterra e soprattutto di Manchester: città che in italia i media, prima ancora che gl’italiani in generale, dimostrano di conoscere molto, anzi troppo poco!
La redazione di numerosette.eu ringrazia infinitamente per la disponibilità dimostrataci l’amico Renato Tubere ed ogni singola persona facente parte dell’immensa ed accogliente famiglia di Italian Blue Moon, compresi il segretario Alessio Superti ed il presidente Vanes Marzaroli!
Buona lettura!