Vi ricordate di questa rubrica?
Se la vostra risposta è sì, vi ringraziamo vivamente per la vostra fedeltà. Se la vostra risposta è no, molto male. Ma noi di numerosette abbiamo un cuore e proprio non ce la sentiamo di lasciarvi nell’oblio più totale e tenteremo di farvela tornare in mente attraverso un rapido brainstorming: calciomercato, musica, ironia, Andrej Kotnik, un premio. Ancora niente? Vi può essere utile dare un’occhiata alle edizioni precedenti? Se nulla si è smosso nelle vostre menti, riteneteci offesi.
Ora siamo tornati. E speriamo stavolta di lasciare un segno.
Le Cronache di Kotnik
Il mercato di riparazione italiano
Iniziamo con le (ri)presentazioni. Dopo esserci occupati dello scorso mercato estivo, potevamo esimerci dal raccontarvi a modo nostro il cosidetto mercato di riparazione di gennaio? La risposta corretta sarebbe “SÌ”, ma perché desistere dall’aggiungersi a questo straordinario tam tam mediatico legato alle trattative, ai retroscena e alle occasioni colte dai club che, a seconda della loro posizione attuale, cercano di migliorare o rattoppare il proprio organico, con la speranza di rendere la loro stagione rosea o, in alcuni casi, di salvare il salvabile? Non abbiamo resistito alla tentazione e quindi eccoci al vostro fianco, durante tutto il mese di gennaio, per parlarvi di calciomercato accompagnati da buona musica e in nome del nostro “protettore” designato delle vicende di mercato, ovvero Andrej Kotnik.
E proprio con lui vogliamo ripartire nella nostra narrazione di questa sessione invernale. Tutti ovviamente si chiedevano che fine avesse fatto l’idolo del pallone sloveno, il santone di Nova Gorica. Si sarà forse perso tra le tribune dello stadio “Ezio Scida”? Sarà andato in ritiro nell’entroterra crotonese per ritrovare la via smarrita del terreno di gioco? L’angoscia cresceva e la mancanza di notizie faceva immaginare scenari nefasti. Ma alla fine, come un fulmine a ciel sereno arriva la comunicazione ufficiale: Andrej Kotnik è stato ceduto in prestito al Formentera. Per questo, non possiamo far mancare al giocatore i nostri auguri di buone vacanz… ehm… buona fortuna per l’esperienza nelle Isole Baleari, in attesa della sua consacrazione, a cui ora crediamo più che mai.

Il Tormentone – Simone non abita al mare
Dal mare delle Baleari, facciamo ritorno sui lidi nostrani. Ma Simone Verdi “non abita al mare“. Nato nella provincia pavese e cresciuto nelle giovanili del Milan, non si può dire che la carriera del fantasista ora rossoblu sia legata in qualche modo alla frequentazione di luoghi costieri, fatta eccezione per l’esperienza del 2013 con la Juve Stabia. Da Pavia a Milano, da Milano a Torino, con passaggi ad Empoli, ad Eibar nei Paesi Baschi e Carpi, prima dell’approdo a Bologna. Eppure una sua vecchia conoscenza sembra volerlo portare proprio sulle rive del Mediterraneo. Un allenatore che già ne ha testato le indiscusse qualità ai tempi di Empoli e che, a discapito della sua indole scontrosa e riservata specie sul tema “mercato”, ha speso parole d’elogio per questo calciatore che si trova dinanzi alla scelta che potrebbe cambiargli la carriera per sempre in un senso o nell’altro.
Non è mistero che il Napoli di Maurizio Sarri sia alla ricerca di un esterno d’attacco e che il prescelto, anche probabilmente per volere del tecnico toscano, pare sia Verdi. Il suo agente ha dichiarato che il futuro del suo assistito si deciderà dopo la “settimana di ferie”, nella quale forse starà cercando di sciogliere i dubbi che si pongono tra lui e la casacca azzurra. Il trasferimento ai piedi del Vesuvio rappresenta senz’altro una chance irripetibile, ma vi sono le garanzie necessarie affinché il ragazzo possa compiere il definitivo salto di qualità? È risaputo che Sarri faccia affidamento sui “titolarissimi” e che spesso i nuovi acquisti sono stati relegati al ruolo di seconde linee con scarse apparizioni sul campo, perché apparentemente incapaci di assimilare gli schemi sarriani; è vero che Verdi sarebbe un “uomo del mister”, ma anche Regini (sì, è stato al Napoli) e Mario Rui erano considerati tali. Nonostante l’elevato tasso tecnico del classe 1992, il rischio di finire all’ombra di Insigne, Mertens e Callejon non può essere del tutto escluso. Simone ci penserà a fondo, prima di trovare casa “al mare”. E se solo fosse veloce come Deulofeu…
Sembra che il mare possa piacergli…
Il Colpo – I veri cinesi sono in Serie B?
Le proprietà cinesi delle due squadre di Milano hanno fatto irruzione nel calcio italiano spendendo tanti soldi, senza però finora raggiungere i risultati attesi ed incorrendo così in difficoltà di vario genere. Tuttavia nel panorama del pallone italiano, c’è un’altra grandissima piazza che ha di recente accolto la nuova proprietà proveniente sempre dal Paese della Muraglia e che sembra voler ripercorrere, almeno la prima parte, i passi dei loro predecessori “ambrosiani”. Investire sul mercato (con le proporzioni dovute dalla differenza di categoria) non sembra essere un problema per il presidente del Parma Jiang Lizhang ed il primo botto esploso dalla dirigenza asiatica può essere davvero considerato il colpo di questi primi dieci giorni di mercato. Non deve passare sotto traccia l’acquisto per 3 milioni di euro dell’attaccante ex Novara Alessio Da Cruz, promessa olandese classe 1997. Questo trasferimento assume caratteri di rilievo non solo per la cifra in ballo, ma pure perché il giovane talento era seguito da società importanti come Inter e Arsenal. Una vera dimostrazione di forza che può avere seguito con altri innesti roboanti per la cadetteria a cifre non consuete per la seconda categoria. L’obiettivo dichiarato con i fatti è tornare subito in Serie A. Riusciranno i cinesi di B a fare meglio dei “colleghi” di categoria superiore, almeno in termini di risultati?

Intervallo – Conferenza stampa

Premio Kotnik – Somewhere I Billong
Torna il magnifico premio assegnato a chi giunge in Serie A da perfetto sconosciuto e riesce a galleggiare sulla linea tra bidone colossale e fulgida rivelazione sino a dimostrazione concreta. Ora passiamo all’annuncio del primo dei tre vincitori che “riceveranno” l’ambito riconoscimento nel corso della sessione invernale. Si abbassino i led, rullo di trilli. “Signore e signori, il vincitore è…” –pausa suspense- Jean-Claude Billong! Musica, maestro!”
Scusateci l’orribile gioco di parole, con uno dei pezzi sacri di una band che rimane ancor di più nella storia dopo la tragica scomparsa del suo leader Chester Bennington. Tornando a cose più leggere, Billong è la nuova colonna difensiva del Benevento che ha iniziato a collezionare finalmente punti e che ora vuole credere alla salvezza. Francese, roccioso, conta esperienze oltre che nel suo Paese natale, anche negli USA, in Portogallo e soprattutto in Slovenia, dove con il Maribor ha assaggiato anche le competizioni europee. Ha già esordito nel trionfo casalingo contro la Sampdoria, entrando a gara in corso per sostituire l’infortunato Costa. Questo “centralone” ha disputato una porzione di gara di sostanza, tanto da strappare applausi al pubblico del Vigorito. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Riepilogo di mercato – Polveri bagnate
In conclusione, panoramica generale sui fatti più rilevanti di questi primi giorni di mercato di riparazione. In realtà, non si sono registrate molte operazioni, tra le vacanze che hanno un po’ smorzato i ritmi e la malsana abitudine tutta italiana di andare alla caccia dell’affare all’ultimo minuto. I club comunque si guardano continuamente intorno e qualcosa si è mosso. In Seria A, la Lazio accoglie Caceres via Verona, dov’era stato parcheggiato quest’estate causa mancanza di posti per extracomunitari; il Benevento, oltre al sopracitato Billong, chiude per due brasiliani: Guillherme dal Legia Varsavia e Sandro, centrocampista di grande levatura, ex Tottenham e con 22 (datate) presenze nella nazionale verdeoro. La Juventus saluta temporaneamente Marko Pjaca, prestato allo Schalke per fare in modo che recuperi la condizione e la fiducia; la Fiorentina ufficializza un acquisto “alla Corvino”, ovvero il giovane sloveno Nino Kukovec. L’Hellas Verona incassa la richiesta di Bessa che vuole essere ceduto, mente la Spal intanto vorrebbe rilanciare le sue ambizioni di salvezza ed è in dirittura d’arrivo il colpo Kurtic…

In Serie B mercato più frizzante, con movimenti più numerosi e ne vorremmo citare uno su tutti, dopo “l’approfondimento” su Da Cruz: il Carpi riaccoglie Federico Melchiorri, che torna in prestito dal Cagliari nella squadra che lo ha lanciato verso la massima serie in terra sarda, che ha avuto il culmine nella doppietta (sfiorata in realtà, il secondo è stato considerato autogol) contro l’Inter. Poi un grave infortunio e adesso l’occasione per il rilancio. In bocca a lupo.
Arrisentirci
Questo è soltanto l’inizio. Aspettando i botti delle big italiane, ci salutiamo con dei fuochi d’artificio musicali.
Playlist
- Immagini che lasciano il segno (2014, Tiromancino, Indagine su un sentimento)
- Io non abito al mare (2018, Francesca Michielin, 2640)
- Somewhere I Belong (2003, Linkin Park, Meteora)
- Fireworks (2012, Dj Roc)