Memorie: Milan-Juventus

Perché è stato interessante vederla?

  • Per capire se la Juventus avesse un reale problema contro le “grandi” (posto che al momento si possa definire tale il Milan), dato che nelle ultime partite contro squadre con ambizioni europee, Atalanta e Lazio, ha ottenuto un pareggio e una sconfitta. continuamente sulla fascia destro e bloccando così la fonte di gioco offensivo principale del Milan.
  •  Per osservare se lo sviluppo dei rossoneri, non solo nel gioco ma anche nel risultato dopo la convincente vittoria nel turno infrasettimanale per 1-4 in casa del Chievo, potesse continuare anche contro formazioni di caratura importante, contro le quali i rossoneri in questa stagione hanno perso tutti gli scontri diretti. Di conseguenza, per cercare di comprendere se Montella potesse e possa avere un futuro sulla panchina del Diavolo.
  •  Per godere di una sfida prestigiosa e con tanti spunti di interesse, tra due delle squadre più rinomate in Italia, che hanno dato vita per alcuni tratti del match a bei momenti di calcio.

Momenti da ricordare nel futuro

Milan

  • La fatica di Biglia: ancora una volta l’ex-capitano della Lazio è naufragato in un mare di passaggi sbagliati e di responsabilità non prese. L’argentino dovrebbe sobbarcarsi la costruzione del Milan, ma spesso preferisce fare passaggi orizzontali senza osare. Quello che serve al Milan invece è proprio uno che rischi di più in verticale, per poter arrivare nella zona pericolosa del campo in maniera rapida. Contributo che al momento Biglia non sta dando: le cose cambieranno?
  •  La prestazione di Zapata: il centrale colombiano spesso è stato schernito e additato come un intruso nella retroguardia di una squadra importante come il Milan. La verità è che quando mantiene la concentrazione per 90′ è un ottimo marcatore, che sfrutta la sua grande velocità e le doti aeree. Ieri sera Zapata è stato uno dei migliori nel Milan: nelle prossime sfide tornerà Bonucci da titolare, ma per qualunque evenienza Montella ha una buona carta da giocarsi in fase difensiva.

Juventus

  •  La leadership di Higuain: il Pipita è stato davvero trascinante sabato sera, non solo grazie ai due gol. Particolarmente d’impatto è stata la sua reazione a un momento di difficoltà nel primo tempo della Juventus. L’argentino infatti ha recuperato palla, ha attaccato la difesa del Milan uno contro quattro, e ha subito fallo. Poi si è girato verso i compagni, ha urlato e li ha invitati a uscire da quel tunnel che poteva essere pericoloso. Un atteggiamento da campione, che troppo spesso non aveva fatto notare, che si unisce a due perle da fenomeno.

  • Le scelte di Allegri: nelle grandi partite, il tecnico ex-Milan non rinuncia mai a Mandzukic. Il gigante croato infatti è essenziale nel suo contributo difensivo, grazie al quale la Juve ha ingabbiato Suso. Per questo due talenti come Bernardeschi e Douglas Costa spesso e volentieri rimangono in panchina, in nome di un maggiore equilibrio difensivo.

Punti di forza

Milan

  • La continuità nel gioco: Montella sembra aver capito che la squadra necessità di alcune certezze per poter procedere più spedita. Nelle ultime partite, e più in particolare ieri sera, in un test così probante, si è visto il modulo che ormai sembra quello migliore, il 3-4-2-1 (o 3-4-3), con il quale il Milan riesce a proporre il calcio che vuole il suo allenatore, fatto di pressing e controllo del gioco, anche se ancora con alcuni limiti. Le occasioni però sono arrivate: Kalinic non ha avuto la freddezza di Higuain.
  • Suso: anche in una giornata nera per il giocatore spagnolo, si può vedere un punto colorato, come nel quadro “Icaro” di Matisse. Infatti l’ex-Liverpool ha attirato a sé continuamente il raddoppio degli avversari, elemento che gli ha impedito di contribuire, ma che il Milan può sfruttare per avere più spazio in altre zone del campo.

Juventus

  • Il talento individuale: la Juventus ha un quantitativo di qualità offensiva incalcolabile. La classe di Dybala, l’efficienza pazzesca di Higuain, le corse e i dribbling di Cuadrado, solo per citare quelli in campo ieri. E proprio da grandi giocate individuali sulla trequarti sono nati i due gol che hanno portato alla vittoria.
  • La solidità difensiva: oltre al già citato blocco destro, va menzionata anche la partita superlativa di tutto il pacchetto arretrato, guidato da Chiellini che non ha mai mollato Kalinic. Anche Buffon è stato decisivo, nel toccare il tiro di Kalinic e farlo andare a sbattere sulla traversa. Dopo diverse partite in cui aveva subito gol, la Juventus ha anche chiuso a porta inviolata.

Dove possono migliorare

Milan

  •  Nella percentuale realizzativa: come ha detto Montella a fine partita, “se la squadra cresce in concretezza possiamo fare un filotto positivo”. Ai rossoneri infatti non sono mancate le occasioni, ma l’abilità nel trasformarle in gol. È una questione sicuramente mentale e c’è anche una percentuale di casualità nel non segnare davanti alla porta, certo, ma bisognerà anche lavorarci.

Juventus

  • In una ricerca maggiore dei trequartisti, in particolare Dybala, dietro alle spalle del centrocampo rossonero. In quella zona infatti la Juventus ha sempre fatto male al Milan, e in generale può dare problemi a tutti gli avversari. Pjanic, in questo senso, è un giocatore fondamentale, per la sua visione di gioco e la sua capacità di verticalizzare.

Fine

Fine. Fine della partita, fine delle memorie, ma non fine delle incertezze che aleggiano in casa Milan. Finché non arriveranno risultati tangibili e soprattutto costanti, la panchina di Montella traballerà come la sua fase difensiva.

E la Juve? No, non si è indebolita. Semplicemente si sono rafforzate le altre: sarà un campionato bellissimo.

Ma tra le altre, per ora, non c’è il Milan. 

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