Vi siete mai persi in Ciociaria?
Beh, fatelo se passate da quelle parti.
Possibilmente allo Stadio Benito Stirpe di sabato pomeriggio.
Comprate il biglietto del Frosinone e guardatevi una sua partita.
E poi sperate che ci sia un calcio di punizione.
Molto probabilmente calcerà Camillo Ciano.
Con il mancino.
È facile che vediate un bel gol.
02/10/2016, Cesena 2-2 Latina (gol dell’1-1)
Bomber A-tipico
L’attaccante casertano sta diventando uno di quei calciatori che definiremmo di categoria, seppur lontano anni luce dalla mistica del bomber di provincia, vedi per i nostalgici degli anni ’90 Schwoch, Hübner e Ferrante che oggi hanno trovato validi eredi in Cacia, Caracciolo e Caputo. Se tutti questi appena citati, infatti, si sono impossessati rudemente dell’area di rigore cadetta come quando si incontra quello sguardo dagli occhi così neri che ti sembra di veder l’abisso che t’attrae irrimediabilmente, Ciano è un corteggiatore dalle movenze eleganti, armoniose e gentili, che ha bisogno dei suoi spazi marginali per poi scattare fulmineo e colpire al cuore di un contesto aspro, a lui antitetico, eppure in questo momento vitale per permettergli di mostrarsi, definirsi. Distinguersi.
A 27 anni, Camillo Ciano conta 6 stagioni concluse in Serie B, una settima appena incominciata con il Frosinone, 5 squadre diverse, 210 presenze e 60 gol. Più due anni in Serie C con Lecco e Cavese in cui ha totalizzato 63 zolle e 17 reti.
Neanche un minuto in Serie A, al netto di un talento che gliel’avrebbe già permesso.
04/11/2016, Brescia 3-2 Cesena (gol del 2-2)
Da Marcianise
Talento che nasce il 22 febbraio 1990 a Marcianise, in Campania.
Marcianise è un paese in provincia di Caserta con poco più di 40 mila abitanti, ma che ha un posto ben preciso sulla mappa geografica dello sport italiano e internazionale grazie alla boxe.
Definita la terra dei pugili, da quelle parti hanno preso a cazzotti il sacco della Palestra Excelsior, fondata da Mimmo Brillantino nel 1977 e poi gestita dai suoi figli, gente come Angelo Musone (bronzo a Los Angeles 1984) Tommaso Russo (campione mondiale dei pesi medi nel 1991 a Sidney) Vincenzo Mangiacapre (bronzo a Londra 2012) ma soprattutto Domenico Velentino, la storia della boxe italiana dilettanti per i pesi leggeri, e Clemente Russo, il simbolo dei pesi massimi della boxe non professionistica, che ha scritto il proprio nome nel mondo con gli argenti a Pechino 2008 e Londra 2012, e gli ori mondiali a Chicago 2007 e ad Almaty 2013. Nel 2008 Roberto Saviano ha dedicato proprio a Clemente Russo un capitolo del suo terzo libro La Bellezza e l’Inferno. Il capitolo si intitola Tatanka Skatenato: si trova tra Giocarsi tutto (dedicato a Lionel Messi) e L’uomo che era Donnie Brasco (dedicato a Joe Pistone) insieme a protagonisti della storia campana, italiana, e internazionale come Giancarlo Siani, Enzo Biagi, Peppino Impastato e Miriam Makeba.
Ecco, forse quel terreno così ruvido Camillo Ciano se lo porta dentro. Nella conformazione antropologica e sociale del suo luogo di nascita. E quella dinamica di campo, della lotta agile per salvaguardare il proprio fisico schivando i colpi sulle tibie, che appare a lui distante, rimane solo un’apparenza.
20/09/2009, Pro Patria 0-2 Lecco (rete dello 0-2, primo gol in carriera)
Camillo Ciano gioca fino a 17 anni nella Vernall, la squadra del suo paese. All’epoca una scuola calcio prestigiosa della provincia e della regione, che legherà il suo nome alla Real Marcianise nel 2010, rilevandola dal fallimento e unendosi alla Marcianise Calcio: nascerà la Progreditur Marcianise che scomparirà nell’estate del 2016.
La chiamata del Napoli arriva, infatti, solo nel 2007. Un anno d’apprendistato in Berretti e poi l’exploit in Primavera nel 2008/2009 con 18 gol in 24 partite. In quella squadra giocavano anche Luigi Sepe, Lorenzo Insigne (7 gol in 22 partite) e Raffaele Maiello con cui condividerà le esperienze a Crotone e ora al Frosinone.
Dal 2009 per Camillo Ciano è un continuo peregrinare: Lecco e Cavese, in Serie C; Crotone, Padova e Avellino, in Serie B; il ritorno a Crotone con 17 reti (record personale) e il passaggio a Cesena dove, in due anni, ha mostrato il meglio di sé; e quindi al Frosinone per tentare quel salto di categoria che altri giocatori simili a lui sono riusciti a compiere in passato, vedi Francesco Ciccio Tavano, suo compaesano, autore di 119 reti in Serie B, 82 solo con la maglia dell’Empoli.
13/05/2013 Varese 1-1 Crotone (gol dell’1-1)
In questo giro dello Stivale, dal profondo Nord all’estremo Sud, Camillo Ciano ha trovato il suo personale modo di lasciare il segno: tagliare l’aria con una carezza efferata mancina, quindi elegante. Un colpo di interno piede al cuoio, vicino alla punta sinistra, che parte dal lato destro del campo e che sbatte potente sulla rete alla sinistra del portiere, sotto il montante.
7 ganci che mettono ko
O quasi.
1. Varese vs Avellino
22/02/2014 (1-1, gol dell’1-1)
Ad Avellino, Camillo Ciano trascorre mezza stagione (da gennaio a giugno 2014) per rilanciarsi dopo la parentesi poco positiva a Padova. Segna tre reti, tutte di ottima fattura, che aiutano gli irpini a raggiungere una tranquilla salvezza. Tra i campani quell’anno giocano Seculin, Zappacosta, Izzo, Gălăbinov e Pisacane. Oltre agli storici Arini, D’Angelo, Biancolino, Castaldo e Millesi.
Rincorsa orizzontale, 4 passettini quasi impercettibili, prima di lasciar partire la gamba sinistra con il corpo perfettamente teso in avanti. Un bel modo per festeggiare 24 anni.
2. Avellino vs Reggina
25/05/2014 (3-0, gol del 3-0)
Qui la rincorsa è più verticale, i passi sono solo due, sempre velocissimi, il corpo si lascia andare un po’ all’indietro, la traiettoria del tiro è beffarda: sale poco, trova il buco nella barriera, scende veloce nell’angonlino alla sinistra del portiere.
3. Bari vs Crotone
11/04/2015 (1-1, gol dell’0-1)
Camillo Ciano, a Crotone, nei 3 anni di militanza (dal 2011 al 2013 e nella stagione 2014-2015) ha giocato con Sansone, Florenzi, Crisetig, Dezi e Ricci. Oltre a Maiello e agli storici Galardo, De Giorgio, Calil e Gabionetta. Con 103 presenze e 27 gol è la squadra in cui ha giocato e segnato di più in Serie B.
Nonostante siano più di 30 metri, i passettini impercettibili sono sempre 2: è il saltello finale che gli consente di tracciare la parabola arcuata.
4. Crotone vs Lanciano
18/04/2015 (1-1, gol dell’1-1)
La rincorsa è orizzontale, questa volta lunga: i passi sono decisi e potenti sul terreno, il saltello finale gli permette di dare al pallone ancora la sua traiettoria a scendere, effettatissima.
5. Cesena vs Crotone
18-04-2016 (2-1, gol dell’1-0)
A Cesena, Camillo Ciano ha espresso senz’altro il meglio di sé, anche dal punto di vista realizzativo con una media gol di 0.4. Con i Cavalucci, durante la sua permanenza, ha giocato insieme a Sensi, Ragusa, Caldara, Garritano, Gomis, Koné e Kessié.
Il versante è quell’opposto, ma il tiro è talmente potente che Cordaz rimane immobile. Qualche minuto dopo siglerà la doppietta dell’ex contro un Crotone lanciato verso la Serie A.
6. Cesena vs Bari
11/02/2016 (1-1, gol dell’1-1)
Se fosse un pugno, sarebbe sicuramente ko. Per qualità, velocità, potenza e precisione quest punizione è semplicemente perfetta.
7. Trapani vs Cesena
13/05/2017 (1-2, gol del 0-1)
A colpire è sempre la velocità d’esecuzione: nella rincorsa ha già rubato un tempo al portiere che non accenna neanche il tuffo.
Quello che avete appena visto è l’ultimo gol del marcianisano su punizione in Serie B.
Da quando è giunto a Frosinone, infatti, ha segnato solo 2 reti: una doppietta nel pareggio per 3-3 contro il Pescara, in trasferta. La classifica della Serie B è corta più che mai, come da tradizione, con i ciociari a 16 punti, insieme ad altre 4 squadre a una lunghezza da Empoli e Venezia. Le ambizioni sono dichiarate: promozione. Che dovrà necessariamente passare anche dal sinistro magico di Camillo Ciano. Al Benito Stirpe non vedono l’ora.