Tutti o quasi avrete visto Black Mirror, capolavoro futurista, ma futuribile, di Charlie Brooker, una delle serie di maggior successo degli ultimi anni. Perchè immagina un futuro che ci fa paura, e che, nonostante ciò, sembra poter essere sempre più tangibile e incosciamente pare averlo realizzato.
I social network hanno raggiunto un ulteriore step nella loro influenza globale, che come tale si riflette sull’incidenza che percepiamo noi individui. Una percezione distorta della loro potenza e della loro presenza nelle nostre vite. Ci siamo ritrovati a dare maggiore importanza a quello che accade nella galassia virtuale, e la cosa appare talmente assimilata da essere incontrollabile. Le nostre opinioni, i nostri giudizi, le nostre insicurezze, cercano risposte attraverso i social media. Un’interconnessione che inconsapevolmente diventa interdipendenza, senza renderci conto che tutto ciò che accade in rete nella maggior parte dei casi scorre veloce come un lampo, destinato ad essere fruibile per qualche secondo, nonostante la nostra, di percezione, sia quella di aver dato eco ai propri pensieri in maniera persuasiva e duratura.
Ciò accade ovviamente nel calcio, piccolo microcosmo che noi appassionati viviamo come habitat a 360 gradi, dandone una rilevanza soggettiva ma condivisa con altri milioni di persone. Persone, che esprimono opinioni, emulano atteggiamenti, vivono la loro passione con differente approccio e mentalità. Da quando il calcio ha iniziato a conoscere la tecnologia digitale nella sua totalità, il suo racconto, la sua semiotica, hanno finito per essere in qualche modo ripensati attraverso altri codici, nuovi linguaggi che come tali, dal potemziale inespresso, sono un’arma a doppio taglio.
Così ho provato a pensare ad una sorta di Black Mirror pallonaro, ispirandomi ad alcuni episodi della serie. Una deriva del progresso tecnologico che ha indirizzato il calcio su binari impossibili da padroneggiare, fuori controllo e dai risvolti inquietanti.
Messaggio a CR7
In questo episodio di Black Mirror Futbol Cristiano Ronaldo subisce un ricatto trumatizzante. Un suo piccolo fan iracheno viene rapito dall’Isis: la richiesta di rilascio è a dir poco riprovevole. Il portoghese deve avere un rapporto sessuale con un maiale in diretta internazionale. La notizia è top secret e Cristiano Ronaldo ha tentato in ogni modo di non far diffondere il video del ricatto. Bastano appena pochi minuti su You Tube che il video verrà visualizzato e scaricato da milioni di persone.
Anche i detrattori di Cr7 iniziano ad esprimere grande solidarietà verso il campione portoghese, fino a quando non viene intercettata la notizia secondo cui stesse architettando, assieme ad una troupe di esperti profumatamente pagata, di montare un finto video con una controfigura. A quel punto la popolarità di Ronaldo rasenta i minimi storici. Tutti ormai sono convinti della sua totale mancanza di umanesimo, soprattutto in seguito alla consegna di un dito agli organi della Fifa. Il dito è quello del bambino iracheno, che vede dunque la sua vita appesa ad un filo.
I tentativi di sabotaggio di Cristiano Ronaldo e gli interventi dei servizi segreti fanno indispettire il Califfato che a quel punto comincia a minacciare l’incolumità dello stesso portoghese. È in quel momento che Cr7 non ha più speranza, è costretto a farlo, avere un rapporto sessuale con un maiale davanti ad oltre un miliardo di persone. L’audience più alto mai fatto registrare nella storia dell’umanità. Ogni paese collegato davanti ad una scena raccapricciante ma decisamente imperdibile per non restare davanti al televisore ad assistere.
Si scoprirà poi dopo poche ore che il bambino fosse stato rilasciato, incolume, prima che Ronaldo compiesse l’atto sessuale. Riuscirà però a non far diffondere la notizia: secondo praticamente tutta la popolazione mondiale quel bambino è stato salvato dall’incredibile prova di coraggio di Cristiano Ronaldo. A distanza di un anno la sua popolarità diventa inestimabile, e nessuno avrà più dubbi sul dualismo con Lionel Messi. Nonostante ciò, una volta ritiratosi, sparirà dal grande schermo per ritirarsi a vita privata.
80 milioni di commissioni
In questa realtà distopica di Black Mirror Futbol viene esasperato il contesto dei talk show calcistici, a tal punto da diventare più importanti e interessanti del calcio giocato. Il salotto calcistico più in voga si trova in Italia, dove avvengono le trattative più importanti del calcio mondiale. Questo salotto ha una sua peculiarità: invita solo i procuratori più influenti, una sorta di Grande Fratello per Agenti Fifa in cui h24 vivono in una casa e il loro obiettivo è qurllo di pedalare su una cyclette il più possibile, per ottenere più soldi in commissioni attraverso i loro assistiti. Bisogna specificare che le trattative calcistiche in questo mondo non avvengono più tramite denaro ma attraverso appunto le commissioni degli agenti che, di fatto, fanno il mercato. Nessuno parla più di calcio giocato, ma soltanto di calciomercato e di situazioni extracalcistiche dei giocatori assistiti.
Fabio Quagliarella, appena ritiratosi, decide di intraprendere la carriera di procuratore, con l’obiettivo di cercare di cambiare la filosofia imposta dal mondo del calcio sull’intercambio di calciatori. Viene rispettato da molti perchè i suoi assistiti sentono la sua fiducia e non fa niente per influenzare le loro scelte. Mauro Icardi, da poco lasciatosi con Wanda Nara, decide di essere assistito da Quagliarella. Icardi sembra un uomo cambiato, l’obiettivo di Fabio è quello di riportarlo all’Inter per fargli concludere la carriera in nerazzurro. Nel frattempo è passato al Real Madrid e Wanda Nara ha lasciato la sua procura per quella di Neymar, anch’egli passato ai blancos. Maurito deve cambiare aria.
Quagliarella non vuole alcuna commissione dall’Inter, offrendolo a parametro zero, con in cambio la promessa di metterlo in condizione di farlo ricongiungere con i suoi ex tifosi. Il tutto in diretta nazionale davanti alla giuria composta da Pierluigi Pardo, Fabio Caressa e Michele Criscitiello, che in questo mondo distopico hanno l’ultimo veto sulle trattative più importanti. Purtroppo qualcosa va storto, a metà puntata viene registrato un calo di share verticale, ciò costringe i tre giudici a far saltare la trattativa.
A Quagliarella verrà tolta la licenza da procuratore per via delle sue modalità ritenute non conformi alle regole di compravendita dei calciatori. Icardi perde considerazione nel panorama calcistico e per rilanciarsi deve accettare la procura di Mino Rajola, che per la cifra di 80 milioni di commissioni lo manda alla Juventus. Mauro Icardi vincerà la Champions League, obiettivo non centrato con Cristiano Ronaldo e verrà ricordato per sempre come la commissione più alta della storia del calcio.
Fantamalus
Paolo vive in un universo parallelo di Black Mirror Futbol in cui i giocatori vengono valutati soltanto in base ai bonus e ai malus del Fantacalcio. Ogni calciatore in campo ha una tecnologia sensibile per cui è visualizzabile il voto in tempo reale durante la partita. Il sistema televisivo fa in modo che si possano visualizzare in contemporanea solo le partite e i giocatori interessati delle rispettive squadre del Fanta. Ogni bonus e malus viene notificato, generando così una fantadiretta gol.
I calciatori a fine partita sono costretti a dare spiegazioni sulla loro prestazione attraverso il sistema messaggistico della Lega del Fantacalcio. I giocatori con le medie più basse soffrono molto la pressione dei partecipanti al gioco a tal punto da essere totalmente influenzati in campo. La maggior parte dei quali perdono stimoli, perchè realmente nessuno più ammira il calcio dal lato estetico ma soltanto da quello esclusivamente pragmatico. Tecnica e qualità sono diventate assolutamente irrilevanti.
Paulo Dybala e Lorenzo Insigne sono i calciatori reputati peggiori secondo il rapporto fantamedia/prezzo. Il loro dissenso e la loro situazione psicologica scende a tal punto da costringere Juventus e Napoli alla cessione. I due andranno a giocare in Serie B, dove non è previsto il gioco del Fantacalcio. Dopo pochi mesi ritroveranno la gioia di fare quello che hanno sempre sognato e delizieranno le modeste, ma calorose, platee del campionato cadetto. Negli anni a seguire, molti calciatori verranno declassati in Serie B, diventando così sempre più un campionato tecnico e rilanciando il sistema deficitario in cui era finita la seconda serie del calcio italiano.
Black Mirror Futbol è questo e molto altro.