The Sound of Silence

C’è qualcosa di mistico nella stagione disputata dall’Atalanta di Gian Piero Gasperini. L’inizio difficile, l’esonero ad un passo, poi la cavalcata fino al quinto posto conquistato grazie al pareggio contro il Milan. Ottenuto con il contributo decisivo del vice capocannoniere della squadra, alle spalle dell’irraggiungibile Papu Gómez.

Andrea Conti

Professione terzino destro

The Sound of Silence, indimenticabile pezzo del 1964 di Simon & Garfunkel, ci accompagnerà in questo viaggio nel mondo nerazzurro, alla scoperta di un eroe forse silenzioso ma capace di far cantare per otto volte l’intero stadio.

In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
‘neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp

Girovagare

L’ascesa al trono di miglior difensore goleador nei cinque maggiori campionati europei è stata graduale ma inesorabile. Dopo aver concluso il suo percorso nelle giovanili dell’Atalanta, mettendo già in mostra delle discrete doti realizzative (6 reti in 23 presenze nel Campionato Primavera 2012/2013) per Conti arriva il momento della gavetta in giro per l’Italia. La sua prima tappa lo porta a Perugia, in Lega Pro, dove colleziona 16 presenze per un totale di oltre 1000 minuti giocati. L’Atalanta lo osserva e rimane proprietaria del suo cartellino, scorgendo la possibilità di crescere in casa l’ennesimo talento da lanciare nel grande calcio. Nella stagione 2014/15 arriva il momento dell’esperienza in Serie B con la maglia del Lanciano, con un finale vissuto da protagonista nell’undici titolare. Le buone prestazioni convincono i nerazzurri a riportarlo alla base in vista dell’annata 2015/16 con Reja in panchina.

Maturazione Reja, esplosione Gasp

Il bottino al termine della stagione sarà di quattordici presenze condite da due reti contro Verona e Fiorentina, le prime tra i professionisti. Eppure di lui si parla ancora poco, nonostante la giovane età (classe 1994) e la penuria di terzini talentuosi in giro per l’Italia. Ci vuole l’avvento di Gasperini a Bergamo per la definitiva esplosione. Nessuno riesce ad esaltare le doti degli esterni come il tecnico ex Genoa: Conti è perfetto per il suo 3-4-3 (o 3-5-2) vista la sua bravura in entrambe le fasi. Già nel match di esordio contro la Lazio trova una maglia da titolare, servendo due assist (un po’ casuali) per Kessiè e Petagna. Ma la squadra, come sappiamo, inizia male la stagione prima di collezionare un’incredibile serie di vittorie consecutive che vedono anche Conti tra i protagonisti. Il terzino va infatti in goal contro il Sassuolo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dimostrandosi anche opportunista. In un match che, visto oggi, ha il sapore del passaggio del testimone tra le due sorprese recenti della Serie A.

 


Inizia la sfida a suon di goal tra Caldara e Conti

L’Atalanta vola trascinata dal Papu Gómez, ma Conti affina le sue doti di incursore in area, inserendosi sempre più spesso all’altezza del secondo palo. Un vero e proprio incubo per i terzini avversari, anche grazie alla sua velocità e forza fisica. La seconda rete, siglata contro il Chievo Verona, è un appoggio a porta vuota sugli sviluppi di un flipper in area, ma già a partire dal terzo goal in campionato, arrivato nella sfida contro il Palermo, possiamo vedere il suo marchio di fabbrica.

Attacca lo spazio, lasciatogli dagli attaccanti, alle spalle del terzino avversario, concludendo l’azione iniziata dal versante opposto con l’altro esterno: il massimo della goduria per Gasperini, la modalità con cui Conti andrà in gol più spesso nel proseguo della stagione.

Andrea Conti sa difendere

Non bisogna però commettere l’errore di pensare che Conti sia bravo solo in fase offensiva. Certo, il sistema di Gasperini e la presenza di un centrale a coprire le sue incursioni lo aiuta molto, ma i suoi numeri difensivi rimangono comunque di tutto rispetto. 2,3 passaggi intercettati a partita, 3 duelli aerei a partita (con una percentuale di successo del 60%) 2 contrasti riusciti di media in 90 minuti: statistiche che lo pongono allo stesso livello dei migliori interpreti del ruolo in Serie A. Ma nessuno è capace di segnare come lui.


Prenderci gusto

 

Superare Conti nell’uno contro uno non è mai facile. I duelli individuali sono 4,4 di media a partita con una percentuale di successo del 28%. Sicuramente questo numero è influenzato dal sistema di marcatura a uomo previsto dalle squadre di Gasperini. Per dare un’idea del livello degli altri interpreti in Serie A, Hysaj si ferma a 3,7 (35% di riuscita) Lichtsteiner a 2,5 (20%) e Bruno Peres a 3,1 (29%) giusto per citare i terzini titolari delle squadre che occupano le prime tre posizioni.

Dove il giovane laterale può migliorare è senza dubbio nei passaggi. Rispetto ai suoi colleghi, infatti, dimostra un minore coinvolgimento nella manovra con 36,9 passaggi di media nei 90 minuti (77,5% di precisione). Anche la gestione disciplinare è un tasto dolente: ben 11 i cartellini gialli raccolti in questa stagione. Peccati di gioventù.

And in the naked light I saw

ten thousand people maybe more

Futuro

Adesso la lista di squadre interessate al suo cartellino è cresciuta vertiginosamente. Juventus, Inter, Milan, Napoli, Chelsea, Atletico Madrid, Bayern Monaco e Borussia Dortmund: tutte pronte a darsi battaglia a suon di milioni per assicurarsi il cartellino del giocatore. Conti rimane tranquillo. La scommessa con il suo procuratore è storia nota: al settimo goal il suo agente è rimasto a piedi, visto che il suo Range Rover è finito in mano al giovane calciatore. Poco male, avrà modo di rifarsi. La sua stagione di Conti rimarrà a lungo impressa nella loro memoria.

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