Quando dici Alex Sandro lui non c’è più

Indovinello.

Quando lo dici lui non c’è più.

Il silenzio? Si, può essere, ma noi di numerosette.eu zitti non ci sappiamo stare. Piuttosto avremmo risposto così: Alex Sandro.

 Pellicola 1: Alex Sandro l’imprendibile

Chissà quanto avrà tribolato sua madre quando faceva la peste da piccolo: ci immaginiamo lei che, prima ancora che finisse di chiamarlo per nome, se lo vedeva sparire da sotto il naso, scappato in progressione per evitare sonore sculacciate. E’ forse da queste situazioni che il brasiliano ha sviluppato delle capacità atletiche da quattrocentometrista, una corsa devastante abbinata ad un fisico granitico che lo rendono fulmineo ed imprendibile; poi è brasiliano, e allora tutte queste caratteristiche non può che esibirle con accanto un pallone.

Alex Sandro continua a scappare, continua a farlo sui campi di calcio e specialmente sulla sinistra, più che “fascia di competenza” un habitat naturale per un animale come lui: occhi di tigre, muscoli da zebra, esplosività di un ghepardo (32 km/h palla al piede!).

Dopo un primo anno di adattamento alla Serie A, in cui ha fatto vedere chiaramente le proprie potenzialità, Alex Sandro si sta imponendo nella Juventus con prestazioni da capogiro (per chi se lo trova davanti). Nonostante la strapotenza dei bianconeri, in questo inizio di stagione non si è visto un gioco così spumeggiante come ci si aspettava; la vera differenza l’hanno fatta Cuadrado da una parte e il brasiliano dall’altra, capaci di creare ogni volta superiorità numerica e di mettere in perenne difficoltà le retroguardie avversarie.

Come in Inter-Juventus, partita che i bianconeri hanno perso ma che Alex Sandro aveva spaccato con i suoi cavalli di battaglia: accelerazione, spalla contro spalla, cross al bacio.

Pellicola 2: Prova a prendermi, D’Ambrosio!

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Alex Sandro sta sorprendendo tutti per la completezza che dimostra.

Giocare esterno nel 3-5-2, si sa, non è una delle cose più facili su questo mondo, ma il brasiliano riesce ad interpretare le due fasi in modo praticamente perfetto, facendo valere la sua tecnica sopraffina.

Per la percentuale di giocate riuscite sia in attacco che in difesa, Alex Sandro è il calciatore in Serie A che bilancia meglio le due componenti; se comparato ad Evra, che l’anno scorso gli era davanti nelle gerarchie, si nota quanto l’ex Porto sia più decisivo del francese sia quando c’è da costruire che quando bisogna distruggere: Alex Sandro cerca maggiormente l’uno contro uno, rischiando il dribbling che però, 9 volte su 10, gli riesce; questo lo porta continuamente a ridosso dell’area avversaria, permettendogli di creare occasioni con i suoi cross (quasi 6 a partita). Evra, in tutto ciò, non è così propositivo e preferisce rimanere arretrato per essere subito pronto alla fase difensiva.

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Anche in ripiegamento però Alex Sandro non è secondo a nessuno. Se l’anno scorso latitava e, perciò, non ha giocato con continuità, per adesso sembra aver imparato bene pure il mestiere del difensore: il brasiliano difende alto pressando subito il portatore di palla, come si può notare dalla heat map seguente che analizza i suoi duelli difensivi. Il meglio di sé lo da però quando c’è da rincorrere l’avversario, situazione in cui esibisce una superiorità imbarazzante anche nei confronti dei giocatori più rapidi (come succede con Eder nella GIF); la capacità di far ripartire subito l’azione con precisione lo rende ancora più straripante.

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Pellicola 3: Spallate ed altri rimedi

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Alex Sandro è devastante proprio per il perfetto connubio tra tecnica e atletismo, due componenti che fanno di lui una macchina sforna-traversoni instancabile. Se i numeri non sono stratosferici (più assist che gol, ma non troppi), ciò che salta all’occhio è la sua costanza, la sensazione che tutto ciò che fa sia facilissimo, la consapevolezza che niente può riuscire a fermarlo, come fosse un tir senza freni lanciato in discesa.

Poi, ogni tanto, anche Alex Sandro ha un cuore, e dipinge capolavori come questi. Di destro, che di solito lo usa per camminare (o meglio, per sfrecciare a velocità assurde).

Pellicola 4: A qualcuno piace a giro, sul secondo palo, col piede debole

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Alex Sandro è considerato uno degli esterni più forti in circolazione, ennesimo colpaccio della Juventus degli ultimi anni. Lui intanto continua a bruciare l’erba sotto i suoi piedi senza conoscere la fatica; dalla sua parte c’è anche una grande professionalità, una riservatezza anomala per un brasiliano come lui che lo tiene lontano dai riflettori.

Pensandoci, quanti giornalisti lo hanno mai intercettato coi loro microfoni? Pochi, a dire il vero.

Sarà appunto che, quando lo chiami, lui già non c’è più, come il silenzio. Solo che Alex Sandro, quando sgomma, è davvero rumoroso.

 Pellicola 5: Fast and Furious

 

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