Non dev’esser un tipo a cui piace parlare o esporsi molto Ighli Vannucchi.
Da giocatore, fuori dal campo, lontano dalle accecanti luci dello star sistem calcistico, nel rettangolo di gioco, invece, abile e tecnico centrocampista, numero dieci e capitano, trascinatore capace di giocate come queste:
In maniera breve, concisa, ma d’impatto, ha risposto così alle nostre domande:
“In questi 36 anni di carriera qual’è stata la squadra che ti ha dato più gioie e soddisfazioni?”
“Mah..chi più e chi meno ogni squadra mi ha lasciato molto!”
“Qual’è la tifoseria più calda con la quale hai avuto l’onore di giocare?”
“Sicuramente la Salernitana!”
“Nel 2012-13 la Virtus Entella è stata la tua ultima squadra tra i professionisti: a 38 anni, in caso di una chiamata, accetteresti o preferisci dedicarti ad altro?”
” Ho da poco compiuto 38 anni … Ma non saprei, valutiamo!”
“Qual’è il tuo rimpianto più grande?”
“Nessuno in particolare..”
“Il goal più bello messo a segno nella tua lunga carriera?”
“Probabilmente il 3-2 in Salernitana-Vicenza del 1999-00”
“Cosa pensi degli oriundi convocati da Conte e da Prandelli negli ultimi anni?”
“Chi? Mah… Ormai tutto è globalizzato… Non mi piace molto così.”
” Sei favorevole, quindi, ad un’Italia tutta “italiana” oppure pensi che gli oriundi siano una risorsa in più?”
” Penso che sia piû bella con gli italiani come d’altronde lo sarebbe anche il campionato.”
” Sei anni vissuti all’Empoli non si possono dimenticare: cosa pensi del mercato dell’Empoli?”
” Non saprei, seguo poco il calcio ultimamente!”
“Pensi che potrà ripetersi nonostante le pesanti cessioni di Valdifiori,Rugani e Hysaj?”
“Glielo auguro di cuore!”
“Qual’è stato il tuo più grande compagno di avventure?”
” Credo Alberto Bianchi!”
Articolo a cura di Gerardo Guariglia.