Thibaut Courtois è uno dei più grandi portieri al mondo. La apriamo così.
In questa stagione, oltre ai gol di Diego Costa, ai recuperi di Kantè e alle giocate di Hazard, decisive sono state anche le sue parate che, spesso, hanno salvato il Chelsea in situazioni di difficoltà, quando era fondamentale non subire gol.
Del resto si sa, i campionati, competizioni lunghe, si vincono soprattutto in difesa e avere una saracinesca davanti alla porta diventa di estrema importanza se si vuole ambire al titolo.
Al di là delle considerazioni tecniche sul portierone belga, ormai decantate da tutti, noi ci divertiremo, spaziando tra finto e vero, tra presente e passato, a stilare una lista di 7 parate che avrebbe potuto compiere se fosse stato presente in alcune determinate occasioni.
Spoiler: contiene anche Holly&Benji.
1. Questa la Baros
Doveroso iniziare con un evento riguardante la storia recente del Chelsea.
Anno del Signore 2005, il primo Chelsea di Jose Mourinho, che viaggia a vele spiegate verso il primo titolo di campione d’Inghilterra da cinquant’anni, affronta nella semifinale di Champions il Liverpool di Rafa Benitez.
A Stamford Bridge finisce 0-0 così tutto viene rimandato per il ritorno ad Anfield dove, dopo 4 minuti, una scodellata di Gerrard imbuca Milan Baros verso la porta; Cech esce ma l’attaccante ceco riesce ad anticiparlo, finendo a terra nello scontro, ma lasciando una palla vagante in area, sulla quale si avventa Luis Garcia che conclude verso la porta: l’arbitro che convalida il gol, nonostante la respinta di Gallas.
Grazie a quella rete, i Reds andranno poi a giocarsi la finale di Istanbul, e tutti sappiamo come andò a finire.
Ecco, noi siamo sicuri che Courtois, vista la sua grande rapidità, avrebbe anticipato Baros, lasciando il punteggio sullo 0-0.
Poi magari il Chelsea – effettivamente più forte di quel Liverpool – sarebbe andato in finale e chissà, magari il Milan avrebbe una Champions in più oppure i Blues avrebbero conquistato la loro prima Coppa dalle Grandi Orecchie con 7 anni d’anticipo e Mourinho oggi sarebbe il primo allenatore ad aver vinto la medesima con 3 squadre diverse.
Un po’ di discussioni in meno.
2. Smanacciate de Dios
Iniziamo a viaggiare con la fantasia, dalla squadra di club alla nazionale.
Siamo certi infatti che Courtois avrebbe trovato il modo di salvare il Belgio, mantenendo almeno lo 0-0 nella semifinale dei Mondiali del 1986.
Inutile stare ad immaginare un Belgio in finale, siamo altrettanto sicuri infatti che, nelle settimane in cui umano e divino si sono uniti maggiormente, El Diez avrebbe trovato comunque il modo di condurre i suoi alla vittoria, indipendentemente dai miracoli di Courtois.
Gustiamoci un po’ di immagini del D10s
3. RONALD’OH
Torniamo a tempi più recenti.
Se Courtois fosse rimasto all’Atletico Madrid sarebbe stato lui il titolare nella semifinale di Milano e, una volta arrivati ai rigori, avrebbe messo una pezza all’errore di Juanfran, parando quello di CR7 e portando la serie ad oltranza.
Ci piace anche immaginare che avrebbe parato il penalty successivo, regalando la prima Champions all’Atletico e al Cholo Simeone e facendo impazzire i migliaia presenti a Plaza del Neptuno, esattamente come dopo la Liga 2013/14.
Dopodiché sarebbe rientrato al Chelsea, fortemente voluto da Conte al termine del millesimo anno in prestito all’Atletico.
4. Il tiro della tigre
Non abbiamo dubbi, nonostante viaggi più veloce di un Boeing 737, il tiro della tigre del leggendario Mark Lenders potrebbe essere fermato dalle mani d’acciaio del portiere belga che troverebbe anche il modo di far ripartire velocemente la sua formazione, sorprendendo i giocatori della Muppet, non abituati a vedere parato il magico tiro del loro miglior giocatore.
A suon di paratone avrebbe anche condotto il Belgio a giocarsi la finale del mondiale col Giappone, permettendo ai suoi di battere quell’invincibile armata e facendo piangere i milioni che, davanti agli schermi di tutto il mondo, tifavano per Holly, Benji e compagni.
Solo Courtois potrebbe pararlo. Si, siamo pazzi.
5. Tiro da Oscar
A prescindere dal fatto che se non sapete di chi stiamo parlando non vi vogliamo nemmeno conoscere, è verosimile che un colpo di reni del prode Thibaut avrebbe potuto deviare quel pallone telecomandato all’incrocio, mettendo anche un punto fine sulla carriera di Muñez nonché alla saga cinematografica dedicata al giocatore messicano che da lì a poco, per la delusione, sarebbe tornato in Messico, abbandonando il calcio inglese, il suo amico Gavin Harris e il sogno di giocare nel Real Madrid. Invece quel pallone s’è insaccato un rete, e per la nostra gioia abbiamo assistito ad un cult della produzione cinematografica sportiva.
Date a questo film un Oscar. Non quello che giocava nel Chelsea.
6. Sagoma da fiera
Avete presente quelle sagome telecomandate che alle fiere di tutti i paesi calciofili del mondo para i tiri di chiunque si presenti davanti? Beh, Courtois potrebbe essere una di quelle.
Un autentico muro che rende impossibile ogni velleità di gol, intercettando qualsiasi conclusione, proprio come il classe ’92 che dalla sua esplosione in maglia Atleti si è contrapposto ad ogni tentativo degli avversari.
Del resto, per vincere un campionato contro Messi e Cristiano Ronaldo uno con le calamite al posto delle mani lì dietro ce lo devi avere.
7. Per un Pelé
Lui avrebbe infatti chiuso con la porta inviolata una sfida contro il Brasile del ’70, quello di Pelè e compagni, forse la Nazionale più forte di tutti i tempi.
Ecco, a suon di paratone avrebbe chiuso lo specchio della porta a Pelè che dopo la loro sfida si ritirerà, deciso a non giocare più se può esistere un portiere a cui non può fare gol.
Joga Bonito
Ok, stavamo scherzando, speriamo quantomeno di avervi strappato una risata – che di questi tempi non è nemmeno poco – parlando di un portiere immenso con un talento pazzesco, pensando di rendergli omaggio in un modo particolare dopo una grande annata. Non era facile ripartire dopo una stagione storta e condita da 53 gol subiti e soli 9 clean-sheet: quest’anno ha notevolmente migliorato questa statistica a cui teneva particolarmente, toccando quota 19 partite senza subir gol.
Domanda: secondo voi parerebbe gli insulti che ci prendiamo per aver scritto questo pezzo?