Perché Borja Valero è così speciale

Borja Valero rientra nello stretto novero dei giocatori che nessuno, o quasi, riesce a odiare. Un centrocampista ottimo, dotato, intelligente e dalla tecnica sopraffina, oltreché un uomo estremamente umile e legato a valori molto vicini a quelli della gente comune.

Arrivato alla Fiorentina ad Agosto 2012, in seguito alla retrocessione del Villareal, ha conquistato in pochissimo tempo il popolo Viola, mettendo al servizio di Montella prima e Paulo Sousa poi le sue indiscutibili qualità. Borja Valero è molto più che un regista, per il significato che diamo alla parola, ma nonostante questo è sempre stato ingabbiato da una sorta di diffidenza, che lo ha messo in ombra sia a livello nazionale che internazionale. Tanto che, a 31 anni compiuti e dopo gli ultimi 6 anni di carriera passati al top, lo spagnolo non ha ancora giocato una partita ufficiale con la nazionale, limitando la sua esperienza con la roja a un amichevole disputata nel 2011 quando ancora giocava in Liga.

Una cosa inspiegabile e quasi una beffa, dato che dopo la sostituzione di Del Bosque e l’insediamento di Lopetegui, Borja Valero ha subito un periodo di appannamento coinciso con il brutto inizio di stagione viola. Proprio per questo motivo vi accompagniamo a riscoprire con noi perché lo amiamo così tanto.

1. Partire con stile

La stagione 2015/2016 dei viola si apre con l’invito a partecipare all’edizione 2015 dell’International Champions Cup, torneo estivo simbolo del capitalismo che avanza e affonda sempre più le sue radici nel mondo del pallone. L’espediente volto a riempire gli stadi anche d’Estate, in partite che spesso vedono affrontarsi squadre lontanissime da uno stato di forma ottimale, sembra funzionare e nell’ultima partita la Fiorentina affronta il Barcellona, fresco campione d’Europa, davanti a 30.000 spettatori accorsi all’Artemio Franchi.

La squadra di Paulo Sousa mostra un bell’antipasto di quello che sarebbe stato il campionato alle porte: un inizio spumeggiante – 2-0 dopo 10 minuti firmato due volte da Bernardeschi – e poi, dopo il gol di Suarez al 19′, 71 minuti più recupero di sofferenza fino alla vittoria finale.

Borja mette subito in chiaro quanto gli piaccia la nuova posizione disegnata per lui da Paulo Sousa e regala perle da trequartista puro, tra cui l’innesco del vantaggio viola: tunnel al limite dell’area ai danni di Busquets, palla in mezzo col contagocce e incornata di Bernardeschi. Tutto molto bello.

2. In Europa mi si vede meglio

La Fiorentina, dall’arrivo di Valero, si è qualificata per tre volte di fila all’Europa League, due con Montella in panchina e una, l’ultima, con Paulo Sousa. L’apice rimane la semifinale di due edizioni fa, ottenuta dopo aver eliminato in sequenza Tottenham, Roma e Dinamo Kiev, arrendendosi a un passo dall’ultimo atto contro il Siviglia futuro campione.

In Europa la viola si è dimostrata sempre piuttosto incostante, spesso delusa dopo essere arrivata a un passo dalla qualificazione al torneo continentale maggiore. Nonostante ciò, l’impegno è sempre stato onorato e tanto in Europa League quanto in campionato Borja Valero è costantemente salito in cattedra a illuminare i suoi compagni.

Nella scorsa edizione, Basilea e Fiorentina hanno superato il girone a braccetto, producendo due scontri spettacolari e pieni di gol. Il ritorno in Svizzera, terminato 2-2, ha messo in luce le qualità e la freddezza di Borja Valero, ubriacante e glaciale con il pallone tra i piedi:

Quando sembra dimenticare la palla, piega la realtà al suo volere e le gambe dell'avversario in pressing. Fantastico.
Quando sembra dimenticare la palla piega la realtà al suo volere e le gambe dell’avversario in pressing. Fantastico.

E semplicemente magico quando trova un corridoio impossibile per mandare in rete Bernardeschi, la cui ascesa nello scorso campionato deve molto allo spagnolo.

Ed ecco la ciliegina sulla torta
Ed ecco la ciliegina sulla torta

La Fiorentina uscirà malamente ai sedicesimi di finale nella riedizione dello scontro dell’anno precedente contro il Tottenham. La fase calante della viola è già realtà e a White Hart Lane gli Spurs non faranno prigionieri: 3-0 e sogni di scalata europea rimandati per l’ennesima volta.

3. Da Sassuolo con furore

4 giorni dopo lo scontro con il Basilea, la Fiorentina si presenta al Mapei Stadium da terza in classifica, distante due punti dal Napoli capolista solitario. La squadra di Sousa ha sorpreso tutti mantenendo il primo posto in classifica per diverso tempo, salvo poi vedersi superata da Inter e Napoli, più attrezzate per la lotta al vertice. Il declino che vedrà i viola lottare a fine campionato per un posto in Europa League, complice un brutto girone di ritorno, è già iniziato, ma a Reggio Emilia si vede ancora una Fiorentina spettacolare.

Borja Valero contro i neroverdi porta le vesti del mago e, tra una magia e l’altra, dimostra come si possa far divertire divertendosi, con la leggerezza che lo accompagna sempre in ogni sua azione. In tal senso vanno sottolineate le due mosse di prestigio riportate sotto, effettuate con una tranquillità pressoché totale e con solo qualche attimo tra il loro pensiero e la successiva effettuazione. Magia, come dicevo poco fa.

Ma di cosa stiamo parlando?
Ma di cosa stiamo parlando?

La ciliegina sulla torta questa volta porta il suo nome sul tabellino dei marcatori. Un gol fortunoso ma tutt’altro che semplice data la potenza del pallone al momento dello stop e la presenza di cinque uomini, pur se paralizzati, intorno a lui. Ma Borja Valero ha il sangue freddo, freddissimo, e buca Consigli senza tanti complimenti firmando il vantaggio viola.

Molto meno banale di quel che sembra

Floccari firmerà sul finale di primo tempo l’1-1 che condannerà i viola al terzo pareggio consecutivo tra campionato e coppa, allontanando i sogni di gloria coltivati fino a qualche settimana prima.

4. Cosa ci resta

Borja ci ha regalato moltissime perle l’anno scorso, anche nel girone di ritorno nonostante la flessione della squadra. Doveroso dunque un mash-up, senza un rigoroso filo logico, delle sue migliori espressioni. Almeno secondo il sottoscritto.

Il Palermo sta molto simpatico a Valero, che sia all’andata che al ritorno ha dispensato perle contro i rosanero aiutandoli nella loro lenta agonia, conclusa all’ultima giornata con una salvezza pressoché miracolosa. Nel primo esempio Borja si produce in un controllo palla da pubblicità del super attak che lascia il povero avversario sul posto.

Poi alza la quota e mette a letto due difensori con una grazia incredibile. Sfortunatamente l’autore del video non ci fa sapere come si è conclusa quell’azione, ma probabilmente è meglio così. Un finale adeguato per una cosa del genere è merce rara.

Ciao Ciao.

Non dimentichiamoci poi della sua abilità nei passaggi, che abbinata alla tecnica extraterrestre rendono Borja il giocatore speciale che è. Nella gif sottostante abbiamo un bell’esempio di freddezza e pulizia abbinate alla perfezione. Cosette da nulla.

gif-borja-passaggi

5. Dove eravamo rimasti?

La Fiorentina inizia a rilento la stagione 2016/2017. Poche sconfitte ma anche troppi passi falsi e poca concretezza. Valero ne risente e complice lo spostamento sulla mediana si vede meno nella manovra viola. Ciò non gli impedisce tuttavia di mostrarci che, a 31 anni compiuti, nulla è cambiato.

Contro il Milan alla sesta giornata la Fiorentina impatta 0-0, complice l’errore sul dischetto di Ilicic. Valero appare di sfuggita negli highlights, giusto il tempo di urlarci che il controllo palla è lo stesso dello scorso anno, la pericolosità idem.

Nella confusione derivata dal mancato primo stop è l’unico a capirci qualcosa: il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Sousa dopo i primi incerti risultati ha provato a rivoluzionare la Fiorentina, ritrovando ritmo e continuità, ma a farne le spese è stato proprio Valero, diventato ormai il classico “uomo invisibile”. Lontano dalla luce dei riflettori ma ugualmente indispensabile.

I prossimi mesi sapranno dirci qualcosa in più su questa “pazza viola” e sul suo faro di centrocampo. Quel Borja Valero così speciale e così sottovalutato.

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